8,2 allenatori da esonerare

13 Febbraio 2012 di Anna Laura

di Anna Laura
La decisione di Ranieri di mantenere la struttura del Triplete fa venire in mente la polemica di Mourinho sulla sua età e sull’atteggiamento un po’ distaccato e ironico di chi si sente vecchio del mestiere. Guardando alla stretta attualità, forse Mourinho ha torto: Ranieri è sì distaccato, ma non certo perché è vecchio. E’ distaccato perché fa parte di un pool di allenatori.
All’Inter ce ne sono 3 in campo (Zanetti, Cambiasso, Stankovic), 1,7 in panchina (Ranieri e Baresi), 3,5 in società (Moratti, il figlio Angelo Mario, Paolillo, Branca: avremmo un’idea di dove togliere il mezzo). Totale: 8,2 allenatori. Difficile esonerarli tutti. E’ quindi ovvio che decida la componente argentina, non fosse altro perché è sul campo. E’ arrivato, Ranieri, con la sua comunicazione da mestierante, arricchita da alcuni stage con relativo diploma rilasciato, ma gli aggettivi e i predicati verbali che ha usato pare non abbiano avuto il giusto gradimento. Zanetti ha trentanove anni e Cambiasso trenta milioni di chilometri in memoria, hai voglia a chiedere visualizzazioni… Mi aspettavo una gestione diversa delle risorse, non la resurrezione dei morti. Il volemose bene nel calcio non paga. Mourinho lo ha capito: se devo perdere perderò in virtù delle mie scelte, non quelle dello spogliatoio. Questo fa di Mourinho, appunto, Mourinho. Non le conferenze stampa tese a invertire i fatti, a rincorrere l’apprezzamento degli altri allenatori. Così è stata azzerata la volontà di integrarsi dei giovani, al di là del loro valore calcistico, con il menefreghismo dei vecchi titolari che è diventato evidente. Se non corrono quelli che allenano in campo io chi sono: il più pirla? Mourinho? Avrebbe mandato via mezza squadra, ma già in estate. Ranieri con il suo 1,7 di autorità, non l’ha potuto certo fare in inverno.


Anna Laura, 13 febbraio 2012

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