Gli angeli del cesso

29 Dicembre 2005 di Erminio Ottone

di Erminio Ottone
34 – Il 2005 si chiude con la crisi mistica di Ottone, ispirata dalla via più intrisa di spiritualità del mondo e da una discoteca che al vecchio Erminio avrebbe fatto perdere la pazienza. Quello nuovo perdona e guarda avanti, verso un futuro di pace e speranza…
Amici/nemici della notte milanese, rieccoci. Ermino Ottone chiude un anno speciale della sua vita con l’ultima discesa del 2005 negli inferi di Corso Como. Serata di cene, feste aziendali e auguri che Ottone decide di onorare presenziando al party organizzato impeccabilmente (impeccabilmente secondo i canoni milanesi) dall’amico Free Drink. E’ il 22 dicembre, serata di punta perché il Natale è alle porte…L’impatto è ovviamente devastante: mezz’ora per parcheggiare, lontanissimo. Appena sceso dall’auto, Erminio si accorge di essere nel bel mezzo di una moltitudine di gente, dei generi più disparati. Due, tre ragazzini insieme, coppietta, gruppetto di tre ragazze ecc. Tra loro non si conoscono, ma casualmente sono tutti diretti, come fedeli in pellegrinaggio, verso la sacra Mecca di corso Como. Nella direzione opposta, proveniente dalla Mecca, ecco arrivare un fedele miracolato, testimone della sacralità del posto e degli effetti del sacro verbo: ha gli occhi chiusi, avanza a peso morto trascinato da due amici distrutti dalla fatica. Ottone, prima di entrare al temutissimo Toqueville, si incontra con tre amici per un drink e quattro risate: gli amici sono Any-drink, Tre-scotteges e Drink-card. Parte il gioco delle somiglianze, ed è incredibile constatare quanti scherzi genetici giochi la natura; in meno di un’ora, i quattro incontrano i sosia perfetti di: 1) Sandrino il Mazzolatore (personaggio di “Eccezzziunale veramente”, per i pochi che non lo sapessero); 2) Alessandra Mussolini (già avvistata al Pelle d’Oca, somiglianza impressionante!); 3) Un Enrico Mentana molto grasso rispetto all’originale; 4) Silvy Lubamba (concorrente de ‘La talpa’ e personaggio di Markette). Quando i quattro scoprono che quest’ultima è la vera Silvie Lubamba e che Any-drink è la copia sputata del calciatore milanista Johann Vogel, significa che i tempi sono maturi: il sacro Graal ingerito è entrato in circolo, il percorso spirituale ormai iniziato. Non resta che completarlo nel sacro tempio del Toqueville. Davanti alla discoteca è l’inferno. Centinaia di persone si affollano all’ingresso di destra, Ottone e i suoi amici si fregiano del nome in lista e quindi si avviano verso l’ingresso di sinistra, deserto. Vengono stoppati, e la scoperta è tragica: l’ingresso deserto è quello dei ‘poveracci’, quello collassato è l’ingresso per il privè…Non rimane che armarsi di pazienza. Tre-scotteges, dopo 10 ‘, suscita un boato di approvazione da parte dei fedeli in attesa. Si rivolge infatti ai PR che regolano l’ingresso e formula una richiesta imperativa: “Dopo questa coda, il minimo che mi deve capitare all’interno è agguantare una zinna!”. Non la agguanterà, ma ne uscirà comunque arricchito spiritualmente. Andiamo a scoprire perché…L’organizzazione Free-drink si rivela ineccepibile: free pass per tutti e quattro. Dentro, purtroppo, i fedeli assetati del verbo sono davvero troppi, si procede a fatica. Spiccano volti noti e meno noti di Mediaset e di nuovo Silvie Lubamba (una e trina, la rivedremo più tardi in zona ‘focacciaro’). Per il resto, per fortuna, poche ragazze tassametro. Il percorso spirituale prevede un’altra sosta al bar, e qui, come al solito, Ottone sperimenta la cortesia milanese. Il suo amico Real-Time non si accorge che la consumazione costa 13 euro (!!!), ordina una Coca Cola e dà alla barista un biglietto da 10. Lei esplode: “Eh già, qui tutti che vogliono regali. Va bene che è Natale, ma cosa devo fare, regalare la roba?”. Replica d’obbligo da parte di Ottone: “Regalare? Comincia a fare almeno uno scontrino!”. La ragazza (molto bella ma milanese, quindi convinta che l’unico sacro verbo stia tra le sue gambe) sfodera un sorrisone sprezzante e ironico e porge lo scontrino a Erminio, conscia del fatto che quel pezzetto di carta rappresenti una misera goccia nel mare. Mentre Ottone si aggira per il privè viene letteralmente assalito da destra, da sinistra, alle spalle. Tutti, facce conosciute e non, cercano di aggrapparsi a tradimento alla cannuccia del suo drink e alcuni ci riescono… Il drink dura 5′ scarsi. Una ragazza parla con Ottone, riesce a scroccargli due sorsate a bruciapelo, Ottone sventa la terza scroccata e da lì in poi lei non gli rivolge più la parola…Sono solo due piccoli incidenti di percorso sulla strada verso la spiritualità, che Erminio ritrova nel cesso della discoteca. Lì incontra due angeli. Angelo n° 1. E’ lì in piedi, ad aspettare il suo turno. Sguardo spento ed equilibrio precario, il muro lo sorregge. Il bagno si libera, lui accenna un passo e quasi ruzzola, ma blocca sul nascere le risate altrui ricomponendosi in un contegno dignitoso e regale, cercando di ostentare una lucidità a cui nessuno crede. Entra in bagno, poco dopo si vede la porta vibrare. Colpi, spinte, pugni e tirate. Dall’altra parte della porta si ode l’angelo che bestemmia ed è palpabile la sua paura di essere rimasto chiuso dentro. Poi il miracolo: dopo aver tanto provato, ricorre alla spallata come soluzione estrema e disperata. Ne esce quasi cascando per terra ai piedi di Ottone, per poi ricomporsi di nuovo e sparire nella folla, tra l’ammirazione degli astanti…Angelo n° 2. Non è ancora il turno di Erminio, il bagno è ancora occupato. Ecco una voce suadente: “Tu sei Erminio”…”Certo”, risponde Ottone, “Chi sei tu”? (dialogo: A= angelo; E= Erminio). A: “Non importa, tu conosci Manola”. E: “Sììì! Grande Manola… Splendida. Stava col mio amico Ricky”…A: “Lo so… So anche che non stanno più insieme. Dì al tuo amico che non tutto è perduto. Potrà riaverla, ma prima lui deve risolvere i suoi problemi”…L’angelo sparisce nel bagno, Ottone non vede l’ora che esca per nutrirsi ancora del suo verbo e raccogliere altri consigli per il suo amico. Dopo qualche minuto di attesa l’angelo non è ancora uscito. Erminio inizia a preoccuparsi e apre la porta per verificare che stia bene… L’angelo non c’è più! Ottone allora si interroga: o è davvero un angelo, tornato in cielo dopo avermi trasmesso il suo messaggio di speranza per Ricky, o Erminio è ormai diventato un fanatico religioso e ha esagerato a nutrirsi del Sacro Graal (drink). Combattuto tra misticismo e cinismo, decide che in ogni caso è ora di andare, il percorso spirituale è completato e rende Ottone un essere migliore, saggio e mansueto. Mentre guadagna l’uscita, nella folla sfiora un individuo che reagisce cercando la rissa… Ottone gli sorride: “E’ una splendida serata, io ti perdono”. All’uscita però, ecco un mondo per nulla toccato dal Sacro Verbo: ragazzini che se le danno di santa ragione. Erminio pensa per un attimo di andare in mezzo a loro per portare un messaggio di pace e speranza, poi rinuncia…Lascia che trovino da soli la strada verso la spiritualità, sa che dopo anni e lunghe notti disperate nella Mecca di corso Como la troveranno. Torna a casa, entra in auto, aziona il lettore CD… La funzione ‘random’ gli propone un altro regalo di Natale, un altro miracolo: una delle sue canzoni preferite, che dice “With a little luck/we can help it out… / With a little push we can set it off/ We can send it rocketing skywards”. Qualcosa come “con un po’ di fortuna possiamo farcela, insistendo possiamo venirne a capo, possiamo aprire una strada verso il cielo”. Fortuna e ottimismo, questo il 2005 di Ottone. Buon 2006 a tutti voi.

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