Una domanda ad Allegri

18 Marzo 2022 di Gli amici di Budrieri

Gentile direttore, ci scusi se la disturbiamo proprio mentre insieme ad altri giornalisti di successo ci spiega nel dettaglio come salvare il teatro di Mariupol, città che fino a due settimane fa nemmeno avevate sentito nominare. Voi che nella vostra bolla autoreferenziale discutete di carriere alias nei licei, di nuove fonti di energia ma sempre in un quadro di sostenibilità, e di quella nuova serie Netflix che coraggiosamente denuncia il razzismo della piccola borghesia bianca nella Virginia degli anni Cinquanta. Voi che volete la no fly zone ma solo se vi assicurano che non ci sarà una guerra mondiale, voi che scoprite che le confezioni di pasta fighette ‘solo grano italiano’ scrivevano cazzate. Voi che esaltate il gesto di Marina Ovsyannikova al telegiornale russo ma avete paura di fare una domanda ad Allegri. Voi che nemmeno riuscite a concepire un futuro senza Draghi e vorreste abolire le elezioni, ma in maniera democratica. È anche per questo che Budrieri e la parte ancora sana di questo paese non vi leggono più.

Mercoledì sera insieme a noi Budrieri ha assistito all’uscita dalla Champions di una Juventus che sente anche un po’ sua (se volesse, anche ingaggiando un neolaureato in giurisprudenza Pegaso o Cusano Campus, potrebbe imporre al cugino Andrea lo scambio alla pari Vlahovic-Caicedo), ma poi si è rifiutato di leggere ed ascoltare le solite analisi di regime. Non troppo diverse da quelle degli spacciatori maghrebini incollati all’angolo del videopoker, pronti per gli spazi di approfondimento di Sky e DAZN. Di Nabil la disamina più lucida: “La denuncia di Andrea Agnelli era giusta: la priorità è riformare il calcio italiano, riconquistando il target giovane, perché questa eliminazione è indicativa di un problema sistemico e anche di una Serie A poco allenante. Dobbiamo lavorare molto su tutte le componenti dell’azienda calcio per poter praticare il 4-4-2 senza un tiro in porta del Villarreal, il sogno di ogni tifoso insieme al merchandising asiatico e ai naming rights degli spogliatoi degli Allievi Regionali“.

Finalmente Biden è riuscito a trovare libero il telefono fisso di casa Budrieri, che è in duplex (l’abbonamento è ancora Stipel) con quello della signora Minghetti, ed ha parlato a lungo con il vecchio amico conosciuto guardando Inter-Gladbach nel 1979. Biden non voleva ovviamente discutere dell’invasione dell’Ucraina, sia lui sia Budrieri evitano di fare i tuttologi e con umiltà ammettono di non saperne un cazzo, ma della lucidità sottoporta di Dzeko. Budrieri ha osservato che da quando se ne è andato Ambu l’Inter non ha più avuto un vero attaccante, mentre Biden, da sempre avido lettore di Sarugia, è stato ancora più duro: “I vecchi devono andare all’ospizio, in ogni professione se non ce la fai più ti devi dimettere“. Budrieri ha provato a toglierselo di torno con una scusa improvvisata (“Devo fare l’amore con mia moglie“), ma l’astuto presidente USA non ci ha creduto e lo ha incalzato nel suo italiano venato da un lieve accento lombardo, dovuto all’antica frequentazione con Fraizzoli: “Toglimi una curiosità, Budrieri, ieri sera dopo 5 minuti di CNN mi stavo addormentando e allora ho guardato Buffa sull’on demand: mi spieghi perché un milanese di 63 anni parla nello slang di un adolescente negro di Compton?“.

Ridge Bettazzi non è riuscito a farsi assumere a SuperMegaInter.com, ma da qualche giorno viene pagato a post (0,50 euro ogni 30 post che generino almeno un milione di pagine viste) da SuperMegaMilan.com, dove ha esordito con una recensione del libro di Peppe Di Stefano, che Ridge ha paragonato, citiamo testualmente, ad “Un Soriano 2.0“. Certo un sito che deve fare click scrivendo in una riga e mezza che tutti sognano di venire al Milan ad ingaggio dimezzato non è la stessa cosa del prestigioso Hidegkuti, che dopo la svolta del metaverso è diventato un progetto ancora più ambizioso: nell’ultimo longform il cervello in fuga di e da Pinarella di Cervia ha cercato si superare il dolore da Champions (Ridge è juventino, come quasi tutti quelli che asseriscono di seguire solo il calcio internazionale) con 845.434 battute su una immaginaria partita a padel di Birindelli e Tacchinardi contro una coppia spagnola, trasmessa da Sky Arte e commentata da Bucciantini. Tutto ben scritto, per quanto possa scrivere bene uno che aveva 3 in lettere al liceo classico Alessandro Bianchi di Cervia. Spoiler: vincono gli spagnoli, che alla fine provocano gli italiani dicendo “Vi battiamo anche negli sport di merda“.

Qui al Champions Pub siamo già in tensione per Sassuolo-Spezia, Direttore, quindi schiacciamo il tasto Invio e la lasciamo nel suo mondo pieno di notizie fondamentali come la festa del papà. Chissà quale regalo Marilena farà domani a Budrieri… Aveva pensato ad un buono per un’ora nel centro Tuina dove lavora lei, che Budrieri potrebbe splittare in 10 sedute da 3 minuti, o in 20 da 3 (60 da 1 con il doping della ciabatta della zingara), ma le faremo sapere. Forse alla fine andrà con lui a pranzo dal Calafuria, senza la mamma impegnata in parrocchia ma con D.J. John ed il piccolo Albertino. Certo un uomo del suo valore, ingiustamente accusato di mascolinità tossica, patriarcato ed appropriazione culturale, avrebbe meritato di chiudere la vita in altro modo. Ma tutto può ancora succedere: un’altra donna, un altro figlio, un’altra carriera, forse anche un’altra squadra. La vita comincia a 77 anni.

*Ciò che avete appena letto è uno scherzo, anche se non tutto è falso. Ai nostri tempi lo avrebbe capito anche un bambino, nel 2022 ci vuole il disclaimer.

Per contattare il maestro Budrieri, che non ha internet ma è presente sul dark web (dove acquista droga dello stupro, ovviamente, oltre ad armi, arretrati di Blitz e abbonamenti a Telepiù Grigio): info@indiscreto.net

 

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