Lotta Jura

Un momento di dieci anni

Stefano Micolitti 22/03/2007

article-post

Quando parleremo della storia di altre franchigie NBA, se mai ne parleremo (la nostra ministoria del basket non segue nessuna logica), ci riuscirà difficile assemblare 12 nomi che eguaglino l’All Time Team dei Sixers, di cui abbiamo parlato e straparlato nelle precedenti puntate. Appare comunque chiaro scorrendo le liste della prima e della seconda squadra dei sogni che la storia dei 76ers sia stata segnata da un ‘momento’ eccezionale durato un decennio, nel nome di Doctor J ed alcuni brevissimi lampi intervallati da lunghi periodi di mediocrità assoluta. Alcune brevi considerazioni: è dal 1992 con Barkley che Phila non ha un giocatore d’un certo rilievo e nel pieno della carriera (evitiamo quindi discorsi su Chris Webber) nel frontcourt…e sono ormai passati 15 anni…diciamo che il management ci ha messo del suo: nel draft del 1986 poteva avere Brad Daugherty con la prima scelta invece cedette i diritti per Roy Hinson (!!!) ed il medesimo giorno vendette Moses Malone a Washington per Jeff Ruland (18 partite in maglia Sixers) e Cliff Robinson….16 giugno 1986, la data che ha affossato i 76ers per un decennio; per il resto in sede di draft Phila si è sempre mossa molto bene, infatti ben 15 dei 24 giocatori membri degli ALL TIME TEAM sono stati scelti al draft e diversi di loro al 2° giro (Cheeks, Free, Greer, Walker, McGinnis, C.Jones): diciamo in sostanza che la franchigia ha ben valutato il talento che si è trovata in casa utilizzandolo al massimo. Gli unici giocatori scelti a cui si è rinunciato forse troppo in fretta e che hanno avuto una grande carriera altrove sono stati Dick Barnett, Lloyd Free e Jerry Stackhouse. Chiudiamo momentaneamente il discorso Sixers assegnando la qualifica di migliore nella storia della franchigia in 3 categorie, perché il tempo è quello che è…e poi è meglio procedere per gradi, vedremo poi in futuro se aggiungere qualcos’altro; per adesso le 3 categorie sono le classiche MIGLIOR TIRATORE e MIGLIOR PASSATORE ed una un po’ meno sfruttata, MIGLIOR DUNKER. Rullo di tamburi e titoli all’americana. BEST SHOOTER – La storia dei Sixers è piena di grandi tiratori dalla posizione di guardia. Diciamo che le nominations sono ANDREW TONEY, LLOYD FREE, JEFF HORNACEK, JEFF MALONE e HERSEY HAWKINS. Stilisticamente non c’è gara, il jumper di Jeff Malone è uno dei più belli che si siano mai visti, mentre quelli di Toney e Free non andrebbero mai mostrati ai bambini…ma lo stile non è tutto, anzi in questa categoria conta assai poco. Dunque…beh, diciamo che è un no contest, ANDREW TONEY ‘The Boston Strangler’ è il miglior tiratore della storia della franchigia: range illimitato, micidiale in the clutch, immarcabile, percentuali d’altri tempi, quando i giocatori erano persino in grado di fare palleggio-arresto e tiro-con l’uomo addosso e metterla il più delle volte…erano altri tempi ma vi garantiamo che era così. BEST PASSER – Qui il discorso è un po’ diverso, se le guardie dei Sixers sono state per la maggior parte grandi tiratori, possiamo dire che i Sixers non hanno mai avuto nella loro storia un vero grande ‘passing wizard’ tipo Magic, Archibald, Cousy o Stockton. Tra quelli che ho visto (dunque dalla metà degli anni Settanta in avanti) solo Cheeks può essere definito un play con passing skills ampiamente superiori superiori alla media, dopo di lui non troppo distante Lionel Hollins, tutti e due grandi costruttori di gioco, molto ordinati e scolastici senza però quella vena di imprevedibilità che contraddistingue i veri grandi passatori. Anche qui per quanto mi riguarda è un no contest. JULIUS ERVING è il miglior passatore della storia della franchigia: grande visione di gioco e talento naturale nel trovare il compagno smarcato, capacità di saltare e poi, in aria, decidere in una frazione di secondo se tirare o passare all’uomo libero, tecnica da hot dog con la palla tenuta in una mano ma quasi mai una forzatura, si è progressivamente normalizzato e quando il Doctor J show è sceso di mezzo metro, anche le sue qualità di passatore ne hanno risentito. Più pulizia e controllo ma molta meno arte ed improvvisazione: dopo Larry Bird e alla pari con Rick Barry, il miglior passatore nel suo ruolo nella storia del basket USA. A dir la verità un altro ragazzotto che ha vestito la maglia dei Sixers per (ahimè) una sola stagione, la palla la sapeva trattare piuttosto bene….se vogliamo considerarlo un’ala, Toni Kukoc in quel gruppetto ci sta benissimo e la posizione sceglietela pure voi. BEST DUNKER – Qui non si fanno neppure le nominations…ok, Dawkins aveva un nome per ogni schiacciata e fracassava i tabelloni, Lloyd Free ed Iverson arrivano con la testa al ferro, Chamberlain schiacciava ogni pallone e Barkley non era certo malaccio….ma qui non si scherza qui parliamo del più grande dunker di sempre: JULIUS ERVING, colui che ha di fatto inventato quasi tutto quello che si vede oggi fare al di sopra del ferro con uno stile ed una tecnica mai più avvicinate. Non fatevi abbagliare da tutti quei 2 feet dunkers che abbondano nell’NBA ai giorni nostri, i grandi schiacciatori sono un’altra cosa e si vedono soprattutto quando staccano dal terzo tempo in traffico. Erving e Jordan sono stati assolutamente superiori a chiunque sia venuto sia prima che dopo, solo Vince Carter si è avvicinato loro. Dunkers completi: esplosivi staccando a due piedi ma con grande elevazione e controllo staccando da un piede solo. Il meglio del Doc si è visto in un’altra lega ma almeno nei primi 3 anni in maglia Sixers, quando le ginocchia ancora glielo permettevano, i tifosi NBA hanno potuto vedere cose mai viste prima e le inchiodate in faccia a Walton, Jabbar, Hayes & c. sono ancora oggi materiale da highlights.

Stefano Micolitti
smicoli@tin.it

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Milan, Gazidis peggio di Fassone

    Il Milan ha chiuso l’ultimo esercizio con una perdita netta di 195 milioni di euro. Notizia diventata ufficiale oggi, dopo le anticipazioni di Milano Finanza, con il club rossonero che ha annunciato che all’assemblea del prossimo 28 ottobre sottoporrà agli azionisti questo risultato. La nostra domanda è al solito diretta: colpa del Covid oppure il […]

  • preview

    Il pallone dei cento punti

    Asta da brividi quella che si è conclusa nei giorni scorsi on line sul sito www.greyflannelauctions.com organizzata da Grey Flannel Inc., uno dei più famosi dealer in memorabilia sportivo negli States. Memorabilia è una specie di parolaccia qui in Italia (anche se le magliette messe all’asta su ebay dalla fondazione Pupi di J.Zanetti vanno sempre […]

  • preview

    Il cesto è noia

    Non ce ne vogliano i tifosi di Washington, ma la franchigia si è sempre distinta nella sua storia per una certa piattezza e per uno stile di gioco assai noioso, con l’unica eccezione della squadra primi anni Settanta con The Pearl e Gus Johnson; anche il team del titolo 1978 non ha certamente lasciato tracce […]