Televisione a scopio

2 Ottobre 2012 di Alvaro Delmo

Monoscopio

La televisione di una volta era caratterizzata da un elemento ormai difficilmente visibile sugli schermi: il monoscopio. Nato inizialmente come semplice cartello inquadrato da una telecamera, divenne poi un’immagine generata da sistemi appositi con l’obiettivo – tra reticoli, cerchi e altre caratteristiche – di verificare varie impostazioni dell’emissione tra le quali i colori.

Immagine che però aveva anche la funzione, agli occhi del telespettatore, di identificare un determinato canale in base al generatore utilizzato e alla scritta riportata al suo interno. Per chi era abituato ad accendere il televisore al mattino, magari nell’attesa di un determinato evento come una gara di sci, il monoscopio rappresentava quindi un appuntamento familiare.

Da parte nostra ci ricordiamo oltre a quelli della RAI (sistema Philips), i monoscopi della Televisione Svizzera Italiana (Telefunken), la TSI, o di Koper Capodistria (anch’esso Philips). E ancora quelli delle prime tv locali che spesso mandavano in onda al posto del suono continuo (il famigerato e ininterrotto fischio, anch’esso utile allo svolgimento di test) propri programmi radiofonici.

In questi anni intanto, mentre i monoscopi sono sostanzialmente scomparsi dagli schermi, gli appassionati si sono dati da fare per raccontarne la storia, con alcuni siti che ne raccolgono le relative immagini. Contemporaneamente sono stati pubblicati vari video che riportano prontamente alla memoria un’epoca in cui la tv si prendeva… delle salutari pause.

http://www.youtube.com/watch?v=Xo749G93OlQ

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