Sapore di mare, poi improvvisamente l’estate svaniva

23 Agosto 2022 di Stefano Olivari

Poi improvvisamente l’estate svaniva, da Ponente arrivavano grandi nuvole grigie cariche di pioggia. E gli odori acri della pineta si trasformavano in folate di vento freddo“. Ecco, abbiamo dimenticato i Sepolcri che pure sapevamo a memoria dall’inizio alla fine, così come tanto altro, ma la descrizione della fine dell’estate fatta in Sapore di mare ci commuove ancora oggi, quasi come i primi piani di Marina Suma. Ci sembra la citazione giusta per questa settimana in cui molti riprendono a lavorare: noi non abbiamo mai smesso, ma del resto vorremmo la tessera numero uno di un partito che rendesse illegali le vacanze per i maggiori di 25 anni.

Ma al di là della malinconia da fine stagione, nel senso di stagione della vita, le discussioni su uno dei film più belli del cinema italiano sono sempre accese e proprio qualche giorno fa ne abbiamo avuta una sull’anno in cui Sapore di mare è ambientato, oggetto di una scommessa vinta in scioltezza (soldi facili come gli over del Monza). L’anno non è mai citato chiaramente, ma alla fine, “18 anni dopo“, siamo nell’estate 1982 e quindi i fatti sono avvenuti nel 1964. L’equivoco nasce da un clamoroso errore storico, con la radio che annuncia la vittoria di Gimondi al Tour de France, che è storia del 1965.

Sbagliata anche la citazione degli Europei di atletica, fatta da un monumentale Christian De Sica, che ci furono nel 1962 e nel 1966 ma certo non nel 1964, Sbagliata anche quella di Cassius Clay, che nell’estate 1964 già non si chiamava più così e aveva annunciato il cambio di nome dopo il match con Liston. Non parliamo poi delle annate delle canzoni… In ogni caso Sapore di mare 2 – Un anno dopo, con un’altra produzione e un’altra regia ma con molti degli interpreti del primo, è ambientato nel 1965. Sono però dettagli da nerd, che scompaiono di fronte alla poesia di un’opera eterna.

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