Cinema
L’inquilina del piano di sopra
Stefano Olivari 14/06/2024
Uno dei rari film con Lino Toffolo protagonista, e guardandolo si capisce perché siano rari, è L’inquilina del piano di sopra, che questa notte alle 2:45 sarà riproposto dal benemeritò Cine34. A suo tempo, ma non al cinema perché nel 1977 avevamo 10 anni, lo guardammo soprattutto per la meravigliosa Silvia Dionisio, icona di un filone erotico con pretese intellettuali che scoprimmo grazie al Guerin Sportivo, nell’epoca meravigliosa in cui modelle e attrici posavano con le maglie delle squadre (lei lo fece con quella del Torino dell’ultimo scudetto) perché ai lettori non interessavano soltanto gli esercizi di De Zerbi e lo scudetto dei bilanci. Qui la Dionisio è nella parte di Aurora, i cui incontri con il fidanzato (Teo Teocoli, improbabile marchese) fanno indispettire i vicini di casa invidiosi, fra grida e mugolii. Fra questi vicini il professor Arturo Canestrari, cioè Toffolo, che prima la ammonisce e poi inizia a sbavarle dietro, dandole anche lezioni private di ‘cultura’. La trama è inconsistente, Cannavale e Pippo Franco in altre occasioni sono stati più divertenti e qui se la cavano di mestiere, così si rimane inchiodati al film soltanto per il fascino magnetico della Dionisio. Che gli appassionati di calcio ricordano e onorano anche per la copertina del 45 giri El Mundial, canzone ufficiale di Argentina ’78 scritta da Morricone, che ebbe un certo riscontro in Europa ma che in Argentina fu superata da una produzione locale.
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