Ritorno in corso Como

28 Ottobre 2005 di Erminio Ottone

di Erminio Ottone
33 – Erminio Ottone è tornato per due sere nei luoghi della sua giovinezza, trovandoli profondamente cambiati, ovviamente in peggio, fra ragazze impresentabili, ragazzi squallidi, gente impasticcata e barcollante, attaccabrighe assortiti. C’era una volta una via che faceva tendenza…
Cari amici! Le lunghe (e stra-divertenti) vacanze hanno alzato il target ‘divertimentale’ di Erminio Ottone. Difficile rituffarsi subito nella milanesità , ma negli ultimi giorni il vostro Ottone ha accettato di lasciarsi trascinare nel temibile triangolo di corso Como. Quanto tempo! E come è cambiato! Ovviamente, in peggio…Ottone si ritrova con due amici che vogliono trascinarlo all’Hollywood, ma lui non ne vuole sapere e la vince. Basta infatti stazionare davanti al locale per un paio di minuti… E’ la serata pervert di cui spesso si è parlato, ormai degeneratissima: un ragazzino, trattenuto dagli amici, minaccia di spaccare la faccia al buttafuori, colpevole di non averlo fatto entrare perché troppo ubriaco. Esce una ragazza sui 20: “Ciao Mario!!!”. Mario è¨ uno dei due compari di Erminio, la ragazza ha un look inquietante: pancia prominente ma ombelico ugualmente fuori, tette enormi praticamente scoperte con crocefisso in mezzo, cosciotte scoperte da una mini strizzatissima e autoreggenti più basse della gonna. Mario la saluta imbarazzato, inventa una scusa e se ne va insieme ad Ottone e all’altro amico.
Girano l’angolo e si imbattono in uno dei tanti extracomunitari che vendono rose e propongono foto. Sta cercando di vendere fiori ad una coppia tipicamente milanese: lei figa da carta di credito, vestita da gara, molto bella ma volgare; lui così così, tutto ingessato in un completo confezionato su misura, camicia a quadri con collettone, gemelli e aria da sborone. Al ragazzo che vuole vendere rose, risponde così: “Che cazzo vuoi, se voglio fare un regalo a lei le compro un diamante!”. Squallido e imbarazzante. Ancor più squallido il fatto che la ragazza rida compiaciuta. Si entra al Loola Appaloosa, stracolmo come sempre. Dopo 15 minuti di lotta al bancone per ordinare il loro drink, Ottone e i suoi amici decidono di consumarlo nello spazio all’aperto. Insieme a loro, esce dal locale una ragazza barcollante, chiede una sigaretta e crolla per terra. I suoi amici la rianimano e la portano in bagno… Boh! Avrà avuto non più di 20 anni. Ottone è sempre più sorpreso e disgustato. Qualche tempo fa, la percentuale di gente fatta o ubriaca era molto più bassa, e l’età media della gente eventualmente fatta era oltre i 25. Ora, tragicamente, Ottone capisce che alcool, coca e pasticche rientrano nelle consuetudini di molti giovanissimi. Ottone se ne va, i suoi amici rimangono. Per raggiungere la macchina c’è da attraversare tutto corso Como, una distesa di bottiglie e bicchieri rotti, un paio di persone sedute con la testa tra le mani. Ma qui, un tempo, non era il centro dell’universo fashion?
Poche sere dopo, scena incredibile. Ottone raggiunge una sua amica, appuntamento in corso Como con lei e gli amici di lei, gente simpatica. Uno di loro è molto ubriaco, ma tranquillo. Incrocia due ragazzini che urlano e bestemmiano, palesemente ‘fatti’ (uno ha pure un taglio sanguinante sul viso, frutto di un pugno appena ricevuto). Il ragazzo ubriaco invita uno dei due alla calma, e qui succede di tutto. L’altro gli si scaglia contro, vene del collo fuori: “Oooh, lui è¨lll’amico mio! Llll’amico mio! Tu lo lasci stare llll’amico mio! T’ammazzo, è lllll’amico mio!!!!!”. Quindi lo scaraventa quasi in una siepe vicina. Intervengono gli altri per sedare la rissa, Ottone guarda indignato sapendo già che entro poco finirà tutto a tarallucci e vino. Infatti, in meno di un minuto partono baci, abbracci ed una proposta di bevuta tutti insieme. Per fortuna il progetto va a monte. Il ragazzino invasato saluta tutti con dei ‘cinque’ e spiega l’accaduto ridendo: “scusate, ma ho tirato di tutto”!
Tornando a casa, Ottone incontra di nuovo i due ragazzini: li ha fermati la polizia! Lo vedono e lo chiamano come fosse un vecchio amico, sperando che lui possa intercedere con gli agenti per ammorbidire la loro posizione…Ottone sorride, un po’ amaro: “Ci conosciamo”? … E sparisce nella notte. Il lettore CD della sua macchina gli propone una delle sue canzoni preferite… “To me you are the loveliest thing I’ve seen all day (…)”. Dov’è¨ questa ‘loveliest thing’? Ottone non la trova certo nella serata. La rivede piuttosto nel ricordo di un’estate indimenticabile, lontana da Milano, con luoghi, momenti, amici e incontri indimenticabili.

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