Parata di stelle

25 Luglio 2008 di Stefano Olivari

Fra le mille comparsate di Pelé, con tanto di elogio del campione locale (con relativa esultanza geogiornalistica, del genere ‘Pelé incorona Totti’) , quella vista qualche giorno fa sulla BBC è stata fra le più commoventi essendo legata ad una delle azioni più famose della storia del calcio. Un’azione che ha legato i suoi protagonisti più ancora di quanto sarebbe accaduto militando nella stessa squadra. O Rei si è infatti recato al Britannia Stadium di Stoke-on-Trent, la casa di quello Stoke City di cui Gordon Banks ha difeso i pali dal 1966 al 1972 e che dalla prossima stagione tornerà nel calcio di vertice dopo 23 anni di assenza. Con molta modestia il campione del mondo 1966 ha definito la statua ‘troppo grande’ ma si è anche detto felice di averla potuta vedere da vivente, al contrario della maggior parte dei personaggi ai quali viene reso onore. La parata in questione è quella di cui abbiamo parlato mille volte, a Mexico 1970: una grande (ma non unica, onestamente si è visto anche di meglio) esibizione di riflessi sul colpo di testa di Pelé (cross di Jairzinho), resa leggendaria dall’importanza dell’occasione e dal fatto che Banks non si fosse reso conto di aver parato: ”Capii cosa era successo dopo i complimenti di Bobby Moore”. Nel quadro delle celebrazioni si è giocata anche una partita fra vecchie glorie, una squadra scelta da Pelé ed una da Banks, di cui purtroppo abbiamo visto solo il servizio: in campo Ian Rush, John Barnes e addirittura un grigissimo Luther Blissett, che in Inghilterra è un dignitoso ex giocatore e non una figurina della nostalgia. Quella parata forse non è la migliore della storia del calcio, però non c’è nessun dubbio che nell’immaginario collettivo sia La Parata. Rispetto ai mille ‘The Shot’ del basket, non è un vantaggio da poco.

Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it

Video: il servizio sulla celebrazione di Gordon Banks

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