Svegliarino

Nessuno raccomanda Tiger

Stefano Olivari 11/04/2011

article-post

di Stefano Olivari
Purtroppo non abbiamo in comune niente con Tiger Woods, discorso che vale per noi come per gli altri milioni di zappatori sparsi nel mondo che per quattro giorni hanno tifato per la sua resurrezione proprio nel torneo più prestigioso di tutti.
Come tutti avrenno almeno letto nelle brevi e qualcuno visto attraverso la solita lisergica telecronaca di Camicia-Grappasonni, dopo un quarto giro clamoroso Tiger è arrivato quarto ma ad Augusta nel solito contesto da Via col Vento ha dimostrato a tutti di essere rinato dopo gli infortuni fisici e matrimoniali. Sicuro come non mai sul tee, ha puttato veramente bene (tranne che su un possibile eagle) solo ieri, in un Masters che mai nell’era televisiva è stato così appassionante ed aperto oltre che pieno di protagonisti fortemente caratterizzati (il mito Cabrera su tutti).
Ma venendo al punto, perché molti di noi sfigati si identificano nel campione che ritorna o che non vuole mollare? Anche quando nei suoi giorni di gloria è stato detestabile dal punto vista umano (alla Connors quando nel 1991 arrivò in semifinale contro Courier agli Us Open, a 39 anni) o è chiaro che rimane in pista solo per soldi (l’ultimo Muhammad Alì, quello che si fece massacrare dal suo ex sparring partner Larry Holmes e poi chiuse la carriera con Trevor Berbick), c’è nel campione o nell’ex campione un nucleo di purezza che ce lo rende caro e ci impone di stargli aggrappati.
La superiorità dello sport nei confronti delle altre attività umane, anche in senso giornalistico, è proprio questa: il singolo risultato è discutibile, al limite può anche essere taroccato, ma l’esistenza a un certo livello non è mai (mai!) frutto di raccomandazioni, legami familiari, corruzione, appartenenza a circoli o a presunte elìte. Tiger non deve ringraziare nessuno, così come tanti altri sportivi meno famosi.
stefano@indiscreto.it

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Lo schema del calciatore mercenario

    Dopo le emozioni olimpiche è sempre difficile rituffarsi nell’attualità calcistica, a meno di essere pagati per farlo (e su Indiscreto non lo siamo). Per dire: ieri sera ci siamo totalmente dimenticati di Chelsea-Villarreal di Supercoppa, su Amazon, e del ritorno alle telecronache di Sandro Piccinini… E ci siamo anche dimenticati di rinnovare DAZN con i […]

  • preview

    La carriera di Boban

    Chi al Milan metterà la faccia sulla cessione di Donnarumma entro il 30 giugno? Non è chiaro, in un momento in cui tutti (Boban, Maldini, Massara, Giampaolo) sono al livello di ‘Manca solo la firma’ e non tutti magari firmeranno. Perché Boban dovrebbe sputtanarsi una carriera di primo piano alla FIFA per fare il parafulmini […]

  • preview

    Il Triplete di Cristiano Ronaldo

    Il Cristiano Ronaldo che esulta per il Triplete scudetto-supercoppa italiana-Nations League credevamo fosse un fake, invece è davvero lui. Straordinario in semifinale con la Svizzera, come spesso gli capita è stato anonimo nella partita decisiva. Non può più giocare ogni tre giorni, la futura Champions della Juve passa dall’accettazione (sua) di questa realtà. Australia-Italia del […]