La risposta è Gasperinho

9 Dicembre 2008 di Stefano Olivari

Se non si lascia sfuggire il secondo posto Claudio Ranieri sarà confermato alla guida della Juventus per il prossimo anno poi…Poi dal 2010 ci saranno grosse novità. Secondo quanto risulta ai frequentatori della dirigenza juventina (perdonateci, ma i nomi no: però per fortuna sul web rimangono tracce di tutto e fra un anno sarà facile controllare il nostro grado di attendibilità: poi so quanto Stefano detesti il calciomercato) il progetto è del tutto indipendente dalle performance dell’attuale tecnico bianconero. In alto, infatti, hanno già deciso il futuro della panchina: andrà ad occuparla Gian Piero Gasperini, attuale allenatore del Genoa. Non importa se ha un contratto ancora lungo: con Preziosi non ci saranno problemi se dovrà fare le valigie subito. L’identikit del tecnico ideale della Juventus infatti, non si discosta neppure di una virgola dalle caratteristiche di Gasperini, che resta comunque un prodotto made in Juve. E’ alla Juventus infatti che ha tirato i primi calci ed iniziato la sua carriera di tecnico. Quasi un lustro nelle giovanili bianconere con fior di giovani che hanno trovato spazio nel massimo campionato e vittorie a ripetizione, tra cui il Viareggio. Gasperini è diventato tecnico tra i professionisti a Crotone. E’ partito dalla gavetta portando la squadra calabrese dalla C in B e dando vita nei due anni successivi a campionati di grande prestigio. Si è ripetuto a Genova, quasi a conferma di un carattere vincente che viene da lontano. Gioviale, disponibile, attento a non urtare la suscettibilità di un mondo che prende cappello alla prima mossa sbagliata, nessuno ha mai visto Gasperini, neppure di fronte alla più cocente sconfitta, maltrattare qualcuno. E non c’è neppure da pensare a un carattere fragile o a quel servilismo che appare spesso un po’ su tutte le panchine. A Crotone, quando fiutò un tentativo maldestro di inserimento nella sua sfera tecnica, non ci pensò due volte a rassegnare le dimissioni. Lo richiamarono quando si trovarono con l’acqua alla gola e lui compì in meno di qualche mese il miracolo della promozione. E’ proprio lui quindi la risposta a Mourinho, almeno stando ai vertici bianconeri. La Juve nella sua storia non si è mai affidata a tecnici particolarmente polemici o alla ricerca di una vetrina a tutti i costi (non che Mourinho ne abbia bisogno: per lui parlano i risultati). Non solo. A decidere per Gasperini c’è questa società che non ama spendere troppo e soprattutto non crede negli acquisti di giocatori già affermati per i quali bisogna tirar fuori fior di milioni. Come vuole la tradizione si andrà su giovani, certo di valore ma già pronti all’impiego. E anche in questo Gasperini ha le carte in regola per tornare alla Juventus: Ranieri viene considerato il gestore ideale per una squadra che può vincere, come questa con qualche campione agli ultimi lampi, ma non per una squadra totalmente in costruzione: del resto sarebbe lui il primo a non accettare un ridimensionamento delle ambizioni. Gasperini 2010-2011 avrà sicuramente uno sponsor in Lapo Elkann che, nella famiglia, è l’unico a aver conservato l’attaccamento alla squadra che fu dei suoi avi. Lapo ha mostrato finora una creatività e un’intelligenza non comuni, per lui parlano le sue idee e i suoi progetti realizzati anche nel settore auto, anche se hanno fatto in modo di lasciarlo defilato dopo le note vicende: non è stato un bene, per vari motivi. Il giudizio su Gasperini di Blanc, Cobolli Gigli e Alessio Secco è poi a dir poco positivo. E’ pronto anche il programma: una stagione intermedia e di ringiovanimento della squadra che non potrà contare sull’eternità di Del Piero e Nedved per poi spiccare il volo verso il traguardo dello scudetto. Solo se Ranieri riuscisse in un’impresa che al momento appare impossibile (quindi scudetto o Champions), potrebbe allungare un capitolo di cui è già stata scritta la prima pagina. Per adesso tenuta gelosamente segreta, ma non troppo.
Federico De Carolis
fedecarci2@hotmail.it
(in esclusiva per Indiscreto)
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