In palestra col biliardino

18 Ottobre 2012 di Redazione

Chi l’avrebbe detto che il Calcio Balilla o biliardino che dir si voglia, sarebbe stato oggetto di studio sul fronte fisiologico prendendone in considerazione gli aspetti energetici e vascolari. Quando passavamo le giornate a inserire monete nelle fessure e a smanettare con le manopole per riuscire a bucare la porta avversaria (o a difendere la nostra) non ci preoccupavamo certo delle conseguenze che tale attività avrebbe avuto sul nostro fisico. Piuttosto badavamo all’impugnatura inversa sul portiere e a controllare che gli avversari non ‘frullassero’, oltre a far vedere alla ragazzina di turno quanto eravamo bravi e forti.

A indagare sugli aspetti di un gioco ormai vecchio di almeno ottant’anni ci ha pensato il Laboratorio di Fisiologia dell’Esercizio Fisico e dello Sport “Marco Marchetti” (SEPlab) dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale che si è posto l’obiettivo di compararlo con quelle che sono considerate “le più comuni attività motorie descritte nelle linee guida dell’ACSM (American College of Sports Medicine) quali camminare, correre, nuotare, andare in bicicletta… considerate idonee per migliorare e mantenere lo stato di benessere e di salute”.

Queste le conclusioni a cui si è arrivati dopo un’analisi che ha coinvolto l’utilizzo di tecnologie Intel – e in particolare delle workstation basate su su doppio processore Xeon E5 – in collaborazione con E4 Computer Engineering. “Attraverso i dati raccolti e analizzati, i risultati dell’analisi sono stati positivi”, si legge in una nota stampa. “Il Calcio Balilla può essere considerato un valido strumento del benessere al pari di attività motorie consolidate suggerite dalla comunità scientifica. In particolare, se un individuo praticasse il gioco del Calcio Balilla non meno di 45 minuti al giorno, 5 volte alla settimana soddisferebbe quanto indicato nelle linee guida dell’ACSM, ovvero di praticare esercizio fisico per una spesa energetica totale per settimana pari a 1500 kcal.  Dal punto di vista cinematico, velocità massima (circa 50 km/h) e media della pallina, traiettorie e schemi di gioco rendono particolarmente avvincente la pratica di questo gioco. La presenza di carica agonistica, strategia di gioco e competizione sono i giusti ingredienti utili a contrastare la monotonia propria di alcune attività motorie”. Insomma, per tenersi in forma tutti a giocare a biliardino. Oppure no?

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