Il più amato è Cencelli

28 Aprile 2011 di Stefano Olivari

Copiare acriticamente è la base del giornalismo 3.0, quello praticato solo da dilettanti sottopagati o da professionisti bolsi che mirano alle ultime pensioni che una cassa di previdenza italiana sarà in grado di pagare. Per questo domani, leggerete sui vostri giornali preferiti la bella copia di un comunicato stampa della Panini, in cui si dice che da un sondaggio presso 400mila (!!!) collezionisti di figurine (avranno votato tutti?) Gigi Buffon risulta essere il calciatore più amato degli ultimi 50 (l’album esiste dalla stagione 1961-62) anni in Italia.
E questa è la parte credibile della vicenda, un misto di valore e notorietà di Buffon unite al fatto che chi apprezzava Albertosi ha maggiori possibilità di essere già sottoterra (o in un colombaro, di quelli da 3mila euro prendere o lasciare). Divertente è però leggere il cosiddetto ‘Top Team Panini 50’, composto dai seguenti 18 giocatori: Buffon, Zoff, Scirea, Baresi, Facchetti, Maldini, Cannavaro, Platini, Antognoni, Zidane, Falcao, Bulgarelli, Suarez, Maradona, Riva, Van Basten, Baggio, Del Piero.Una specie di manuale Cencelli di calcio e marketing, con tutte le squadre maggiori rappresentate, compilato senza tenere conto non tanto del vero quanto almeno del verosimile (nostro chiodo fisso).
Dei quattro palloni d’Oro italiani ne mancano due, immensi come calciatori e trasversali come simpatie tifose: Rivera e Paolo Rossi, fra l’altro nemmeno morti ma sempre ben presenti mediaticamente. Se ci sono Bulgarelli, Zoff, Riva, Suarez, Facchetti (e quindi i loro attempati votanti), è impossibile che non ci sia uno come Rivera che ha acceso passioni ben più intense (con tutto il rispetto) dei cinque campioni citati. Una curiosità è che la Panini realizza il mensile ufficiale rossonero Forza Milan, con Rivera che da sempre è fuori dal Pantheon personale di Galliani…Già con Mazzola siamo a un livello di notorietà inferiore (comunque è da oltre un decennio fuori dal gradimento di Moratti, così come Ronaldo e Vieri che come personaggi ‘italiani’ valgono tutti i 18 del Top Team messi insieme), anche se non capiamo come un’interista possa sentirsi più legato a Suarez che a lui.
Ma le vette sono toccate con Paolo Rossi, uomo simbolo di un’epoca d’oro e di un Mondiale che ha segnato più generazioni: non conosciamo nessuno che non lo ritenga un’icona, nel suo caso la maglia della Juventus non è un problema per gli anti-juventini (come del resto per Buffon, Zoff, Scirea e Platini). Insomma, scherziamo sempre sulle classifiche di Forbes e sui ranking della IFFHS, ma poi crediamo anche alle puttanate della porta accanto. 
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it

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