logo

Calcio

I vivi di Lippi e i morti di Bearzot

Stefano Olivari 24/06/2014

article-post

Le recenti elezioni europee dovrebbero averci reso più scettici nei confronti dei sondaggi, ma ogni tanto spinti dal nulla pneumatico della nostra vita ci ricaschiamo. Fra i mille riguardanti i Mondiali, sugli argomenti più vari (anche la frequenza di rapporti sessuali fra gli appassionati di calcio cinesi, appena letto), ci ha colpito quello italiano della Coca Cola (sponsor della FIFA da tempo immemorabile, chissà se ne esistono di analoghi per altri paesi), che ha chiesto ai 1.600 partecipanti italiani all’iniziativa ‘La Coppa di tutti’ un ricordo personale della Coppa. Magari l’avete già letto nelle brevi di Tiscali o di Yahoo, mentre scaricavate la posta: la classica curiosità del deejay del terzo millennio. Noi la facciamo breve, per venire a ciò che ci interessa. Gli anni Ottanta, avete già indovinato: solo il 15% di chi ha contribuito (con video-interviste) ha scelto Spagna 1982, contro il il 25  di Germania 2006. Questa la classifica completa: 25% Germania 2006, 15% Spagna 1982, 14% Sudafrica 2010, 11% Giappone/Corea del Sud 2002, 9% Argentina 1978, 8% Italia 1990, 7%  Usa 1994, 6% Francia 1998, 5% Messico 1986. Prima di infliggere un ‘Di qua o di là’ qualche considerazione generazionale: chi partecipa a un sondaggio di questo tipo, tanto più con interviste video e messaggi tramite social network, nel 1982 non era probabilmente nemmeno nato e quindi come tutti tende a sovrastimare ciò che ha visto di persona. Talleyrand non era male come politico, ma vuoi mettere la Mogherini? In altre parole, chi era un ragazzino davanti al televisore 8 anni fa adesso ha il tempo (perché è disoccupato), la voglia (perché inizia a rimpiangere i bei tempi andati) e la cultura (pochi oltre i 25 anni partecipano a questi sondaggi, anche quando si vince qualcosa) per fare numeri statisticamente rilevanti. Non tutti gli spettatori di Italia-Germania Ovest del 1970 sono già nella tomba o nel colombaro, eppure questo Mondiale ha totalizzato la bellezza di zero ricordi, anche solo per sentito dire. Conclusione? Crediamo di parlare di calcio e di storia, ma ci importa in fondo solo di noi stessi. Se Indiscreto fosse un magazine serio di sport e cultura, il Grantland italiano, scriveremmo almeno che il Mondiale è il nostro Rosebud. Solo che Rosebud non lo si trova a 40 anni e forse nemmeno a 20.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    La partita di Last Christmas

    I 40 anni di Last Christmas sono stati giustamente celebrati da tutti, non soltanto dai fan degli Wham! o di George Michael ma anche da chi nella storia di questa straordinaria canzone è entrato quasi per caso, come Saas-Fee (all’epoca senza trattino) che fu il teatro del celeberrimo video. Da anni i cultori di Last […]

  • preview

    Il Muro del Calcio 2024-25

    Lo spazio per i vostri e nostri interventi sullo sport più amato dagli italiani, quello dove tutti possono avere il loro quarto d’ora di competenza. O meglio, quasi tutti…

  • preview

    Sparwasser

    Uno dei gol più famosi nella storia dei Mondiali è anche uno dei primi che ci ricordiamo di avere visto in diretta, visto che quasi tutto ciò che è accaduto prima dei 7 anni è confinato a piccoli flash e a racconti di altri. Il gol è ovviamente quello con cui Jürgen Sparwasser portò la […]