Stefano Olivari
Nato a Milano nel 1967, laureato alla Bocconi, dall'inizio degli anni Novanta scrive di sport, economia e cultura pop. Come giornalista professionista ha lavorato per la Voce, Repubblica, Tuttosport, Mediaset, Tre, Ansa, Calciatori.com, Radio Rai, Guerin Sportivo, il Giornale, il Corriere del Ticino e ovviamente Indiscreto, di cui dal 2000 è direttore ed editore. Come autore ha scritto 9 libri e come editore ne ha prodotti altri 37.
Re d’Italia
di Stefano Olivari Il comizio trash di Lippi, le pagelle di Cannavaro, il pagamento del Gallipoli, la stizza interista, Galliani juventino e i titoli coraggiosi.1. Il numero dei tifosi della Nuova Zelanda è aumentato in maniera esponenziale dopo la comparsata di Marcello Lippi a Sanremo, a supporto del trio Pupo-Principe-Tenore. L' apoteosi del trash: trash la [' ]
Alla fine vincono i tedeschi
di Andrea e Marco LippiI rigori di Germania-Ovest-Inghilterra del Mondiale 1990 visti con gli occhi del Gary Lineker bambino, vent' anni prima solo telespettatore' Il calcio è uno sport che si gioca undici contro undici e alla fine vincono i tedeschi (Gary Lineker)' ' Gary Lineker è in piedi, nel cerchio di centrocampo dello stadio Delle Alpi di [' ]
L’illusione delle favorite in trasferta
di Stefano Olivari Il manuale del bookmaker prudente consiglia di indurre la massa degli scommettitori ad una ripartizione proporzionale delle giocate, in modo che il banco non tema alcun risultato. Esempio: la settimana scorsa l’Inter a Parma era data a 1,75, con il pari a 3,40 e la vittoria della squadra di Guidolin a 4,75. [' ]
Chi si farà una Superpippa
Per chiunque abbia amato ' Vacanze in America' Crispino è il santo più volte nominato da un leggendario Christian De Sica-Don Buro. Per il calcio italiano Crispino è invece Marco, l' uomo che sta combattendo una guerra all' ultimo ricorso (quello del momento è al Tar del Lazio) contro il gigante Sky per i diritti satellitari del campionato [' ]
Quelli che ingaggiavano Bradley
di Stefano Olivari L’appassionato ha bisogno di identificarsi nelle sue squadre ma anche di sognare, pur essendo consapevole dei limiti finanziari del basket italiano. Il passato insegna che grandi operazioni di mercato si sono spesso trasformate in intuizioni tecniche e in amore sconfinato del pubblico. Prendendo in considerazione solo Milano, i grandissimi acquisti del Borletti-Simmenthal [' ]
La coppa del nono
di Stefano OlivariIl Festival di Sanremo non è più quello di una volta, quando la mattina dopo la finale fischiettavi il ritornello del vincitore: questa almeno è l' architrave ideologica dei cultori del passato, dilaganti questa settimana su tutti i canali a colpi di Tony Dallara e di Homo Sapiens (li sfidiamo però su Mino Vergnaghi). [' ]
5 channels and nothing on
di Stefano Olivari57 channels (and nothing on). Parlando di Sky ed in generale di televisione la citazione springsteeniana è un po' telefonata, ma non possiamo permetterci schiavi. Un James Ellroy un po' bollito ed autocompiaciuto ha di recente raccontato di non leggere i giornali, nemmeno quelli d' epoca che gli servirebbero per i romanzi (paga chi [' ]
Senza essere fenomeni
di Stefano OlivariNon conosciamo scommettitori che ammettano serenamente di perdere soldi, per non parlare degli investitori in Borsa e di altre categorie per cui la sconfitta è un disonore. Siamo insomma circondati da fenomeni che sbagliano pochi colpi, abilissimi nell’individuare eventi mal valutati da parte dei bookmaker e nel colpire senza pietà. La matematica oltretutto [' ]
I furbi contro il mito a metà
di Stefano OlivariIl sorteggio integrale degli arbitri nel campionato 1984-85 è un mito a metà, per riprendere il titolo di una fortunata (più del giornale che la ospitava, adesso mensilizzata) rubrica del Guerin Sportivo: non c' erano 18 arbitri sorteggiati su 18 partite (all' epoca c' erano 16 squadre in serie A e 20 in B), ma fasce [' ]
Il punto di vista di Waldir Peres
di Stefano OlivariRiflessioni fuori tempo massimo sui portieri brasiliani, dalla moda del presente alle spesso infondate prese in giro del passato. Il Mondiale 1982 sarebbe stato il più bello della storia, se solo non lo avesse vinto l' Italia' La prestazione straordinaria dell' ex terzo portiere romanista Julio Sergio contro l' attacco della Fiorentina ci ha riportato alla mente [' ]