Ansia da prestazione

18 Ottobre 2007 di Stefano Olivari

Ora serve un miracolo. Non basterà che siano gli uomini di McClaren (ancora per quanto non si sa, Mourinho è dietro l’angolo) a farlo, ma serviranno aiuti esterni. L’Inghilterra è uscita battuta dallo stadio Luzhniki di Mosca e ora deve sperare che la stessa Russia sbagli almeno una delle partite contro Israele, a Tel Aviv e sempre fuori casa contro Andorra. A rivederla ci sembra un po’ la situazione che si creò in Italia nel 1991 quando gli azzurri, dopo un pareggio a Mosca con l’allora CSI, riponevano (ma non troppo, visto che Vicini fu sostituito con Sacchi prima dell’eliminazione matematica) le proprie speranze di qualificazione all’Europeo svedese nelle mani di Cipro, che avrebbe ospitato i russi di li a poco. Risultato finale: Cipro–CSI 0-3 e tanti saluti all’Italia. La partita di Mosca inizialmente si era anche messa bene per gli inglesi, visto che Rooney era riuscito a sbloccare il risultato al 29° del primo tempo. Poi nella seconda frazione di gioco due errori decisivi, prima di Gerrard e poi di Richards, hanno consentito alla Russia di rimanere in partita. Fino al minuto 69 quando Rooney commetteva un fallo da rigore – probabilmente fuori area- su Zyrianov che consentiva al neo entrato Pavlyuchenko di trasformare il calcio di rigore. Da questo momento si è visto tutto il brutto dell’Inghilterra, con la solita ansia da prestazione che ha prevalso ancora una volta ed ha permesso così al “fenomeno” Pavlyuchenko di realizzare la rete del raddoppio. Mancavano ancora quindici minuti ma i Leoni ormai erano nel pallone e la Russia è riuscita così ad arrivare al 92° minuto senza particolari patemi. Le facce degli inglesi alla fine sembravano quelle dei vari Emlyn Hughes e Norman Hunter dopo la famosa partita del 17 ottobre 1973, quella che i bianchi pareggiarono a Wembley con la Polonia e sancì così la loro eliminazione dal Mondiale tedesco dell’anno seguente. Senza fare drammi possiamo però dire che la situazione è francamente compromessa. L’Inghilterra dovrà battere a domicilio la quasi qualificata Croazia e sperare quantomeno negli israeliani.
Se a Londra piangono non si può certo dire che a Edimburgo ridano. Scozia-Italia del prossimo 17 novembre sarà comunque decisiva ma adesso è l’Italia ad avere il doppio risultato a disposizione. Questo dopo che la nazionale di McLeish è affondata in Georgia, facendo felice chi giustamente dall’Italia gufava. I georgiani sono andati in vantaggio al 16° con il gioiellino dell’Empoli Mchedlidze ed hanno raddoppiato al 64° con Siradze. La Scozia, come molti si auguravano, non è riuscita a sopportare le pressioni che aveva addosso ma soprattutto ha pagato la sua cronica fragilità esterna. Sconfitta sempre per due a zero sia in Italia, che in Ucraina che in Georgia. A questo punto il miracolo di Parigi dello scorso settembre potrebbe rivelarsi inutile. Alla fine comunque si torna sempre lì, a quella data, il 17 novembre, quando i destini di McLeish e Donadoni si incroceranno: uno dei due dovrà obbligatoriamente guardare i prossimi Europei davanti alla televisione.
Un plauso infine anche all’Irlanda del Nord , che imponendo il pareggio per 1 a 1 alla Svezia allo stadio Rasunda, rimane aggrappata con i denti alla speranza di qualificarsi. Al gol iniziale di Mellberg ha replicato al 72° Lafferty (foto). Se la Spagna non chiuderà i giochi prima, il 21 di novembre si gioca Spagna-Irlanda del Nord in terra iberica e qualcuno ricorda ancora ciò che un certo Armstrong combinò ai Mondiali del 1982.

Luca Ferrato
ferratoluca@hotmail.com

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