logo

Anni Ottanta

Via Craxi a Milano

Stefano Olivari 29/11/2019

article-post

Milano dovrebbe intitolare una via a Bettino Craxi? Si avvicina il ventennale della morte dell’ex leader socialista (sarà il 19 gennaio) e a Milano si parla ormai da mesi di intitolare a Craxi una via. Il sindaco Beppe Sala si è detto contrario all’idea della via, ma non a discutere di un qualche tipo di omaggio a uno degli ultimi politici italiani con una visione del mondo, cosa che di per sé non esclude (anzi, spesso li giustifica) reati ma comunque definisce la qualità del politico.

Fra l’altro Sala esprime in concreto una gestione di Milano e una cultura che non sono troppo diverse da quelle della Milano da bere craxiana degli anni Ottanta: la bolla immobiliare, gli eventi, la narrazione entusiasta, il posto giusto per le nuove professioni. Avendo una formazione da manager, di Craxi gli manca l’idea che la politica sia comunque superiore a tutto, ma anche riferimenti culturali forti: dubitiamo che Sala si ispiri a Proudhon, come il miglior Craxi, ma certo ha la sensibilità politica per piacere alla gente che piace. Quelli che leggono Repubblica, in estrema sintesi, e che hanno la pretesa di stabile chi è ‘perbene’ ed in generale di scegliersi gli avversari. Impossibile immaginare Craxi dalla Bignardi che imita un truzzo (truzzo che peraltro vota Lega, non abitando nella Zona 1).

Questione della via a parte, è chiaro che l’Italia non ha ancora davvero fatto i conti con Craxi, se esistono quindicenni di oggi che rimpiangono Berlinguer. Nell’orrida politica degli anni Ottanta, quella che ha messo le basi del debito pubblico attuale e di un sistema pensionistico truffaldino verso i più giovani, Craxi era un protagonista ma certo non l’unico e comunque con un partito, il PSI, che nemmeno nei suoi anni d’oro è andato oltre il 15%. Quanto al mitico ‘tesoro di Craxi’ non è evidentemente mai esistito vista la vita post-Bettino dei figli Stefania e Bobo (che hanno una visione politica del padre abbastanza diversa) e che la villa di Hammamet era alla portata di un qualunque dentista.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Doppio misto

    È più forte di noi: ogni volta che sentiamo ‘Doppio misto’ o che lo guardiamo (alle Olimpiadi ne abbiamo seguiti tanti, in particolare Errani-Vavassori contro Andreeva-Medvedev) pensiamo all’omonimo e storico film. Senza ombra di dubbio il peggiore mai girato dalla coppia Gigi-Andrea, nonostante l’epoca meravigliosa (il 1985), il regista (Sergio Martino) ed il cast che […]

  • preview

    1984, un’estate da Fotoromanza

    “Questo amore è una camera a gas, è un palazzo che brucia in città. Questo amore è una lama sottile, è una scena al rallentatore”. Con questi versi Gianna Nannini centra il ritornello da 10 e lode. Il brano, Fotoromanza, è quello con cui vince il Festivalbar del 1984, entrando finalmente di diritto nel mainstream […]

  • preview

    La presentazione di Maradona

    Per tutti gli sport siamo abituati quasi quotidianamente a presentazioni enfatiche dei nuovi acquisti, con video ’emozionali’ (lo schiavo dell’agenzia lascia per un attimo le fotocopie e cerca su Google, trovando quasi sempre Sirius e Nessun dorma) e domande concordate con l’ufficio stampa. Il 5 luglio del 1984, 40 anni fa che ci sembrano ieri, […]

  • preview

    Giordano alla Juventus

    Abbiamo sempre avuto una sorta di venerazione per Bruno Giordano, che in questi giorni stiamo apprezzando anche come opinionista RAI per Euro 2024, uno dei pochi che vada giù duro anche perché a 68 anni le speranze di rientrare nel giro sono poche. Ed il pretesto per parlare di lui arriva da una trattativa celebre, […]

  • preview

    Italiani al Tour de France

    Il Tour de France parte oggi da Firenze, con Pogacar grande favorito e l’incognita sulle condizioni di Vingegaard, e con un numero di italiani in gara, 8, in linea con i tempi recenti ma che ricorda anche moltissimo il ciclismo degli anni Ottanta. Poi le ragioni sono diverse: oggi la scarsa partecipazione italiana è figlia […]

  • preview

    La fine di Gianni Ocleppo

    Scorrendo vecchi risultati, perché stiamo fra le mille cose scrivendo una storia statistica (in chiave scommesse, non di storytelling) del tennis open, la nostra tendenza ad essere dispersivi è stata intercettata da Ocleppo-Arias del 27 giugno 1984, esattamente 40 anni fa. Dici Gianni Ocleppo e ti si apre un mondo, anche se gli appassionati di […]

  • preview

    L’ultima vittoria di Liedholm

    C’era una volta la Coppa Italia che si concludeva ad estate già iniziata, figlia anche della Serie A a 16 squadre che iniziava a settembre e di ritmi più umani (asterisco per i più giovani: tutte cazzate nostalgiche, l’unica grande verità è che noi avevamo 17 anni). Il 26 giugno del 1984, esattamente 40 anni […]

  • preview

    Arrestato Altobelli

    Arrestato Altobelli! Un grande classico dei giornali del pomeriggio era quello di sparare titoli con cognomi famosi, giocando sull’equivoco. Proprio come si fa sul web in omaggio all’algoritmo di Google. Sulla Notte, che nostro padre comprava sempre, le vette furono toccate con un ‘Bettega è morto’, notizia purtroppo fondata ma che riguardava il pilota Attilio, […]

  • preview

    Alfa Romeo Arna la più brutta

    Esistono nella storia auto più brutte dell’Alfa Romeo Arna? Be’, sì. Potremmo elencarne un centinaio senza nemmeno aprire Google. Però l’Arna è rimasta nell’immaginario collettivo come uno dei più colossali flop, in rapporto alle ambizioni. Ne parliamo oggi perché nel giugno del 1984, 40 anni fa che ci sembrano ieri, una campagna pubblicitaria martellante la […]

  • preview

    Elkjær al Verona

    Una data fondamentale del calcio anni Ottanta è quella del 19 giugno 1984, 40 anni fa che sembrano ieri. Quando il Verona acquistò Preben Elkjær-Larsen, per tutti noi Elkjaer, dal Lokeren. Un colpo da un miliardo di lire, per il solo cartellino, arrivato pochi giorni dopo il dispiacere per avere perso Iorio alle buste con […]