Vedi Napoli e poi scommetti

6 Ottobre 2009 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
L’individualismo è alla base della psicologia di ogni scommettitore, ma a volte purtroppo bisogna anche guardare gli altri: cosa giocano e con quali volumi. Per due motivi. Il primo: la distribuzione percentuale del gioco sulle singole possibilità (molti bookmaker la propongono anche in homepage, di sicuro è ricavabile da tutti i siti di exchange) dà l’idea di quanto la quota sia frutto di allibraggio e quanto invece di valutazione tecnica. L’esempio scontato è la vittoria del Napoli, a prescindere dalle partite: avendo una grande massa di tifosi la squadra partenopea risulta infatti favorita molte più volte di quanto un osservatore neutrale penserebbe. Il sistemista le giocherà quindi contro, perché le quote sbagliate sono quasi sempre il pari e la sconfitta. Con questo non vogliamo dire che il Napoli perderà con una squadra di dopolavoristi, ma solo che il pari e la vittoria di questa squadra di dopolavoristi saranno pagati più di quanto i valori sportivi consiglierebbero. Il secondo motivo per osservare attentamente i volumi di gioco? Capire il movimento futuro della quota. Una massa di denaro sul lato back (quello sinistro) degli exchange significa che esiste un numero abnorme di persone che ritiene quella quota profittevole. Essendo quindi destinata a scendere, l’operatore professionale prenderà subito posizione sul lato lay (cioè ‘bancando’) ricoprendosi più tardi. Noi dilettanti ci limitiamo ad intuire che saliranno le quote degli altri risultati, quindi se abbiamo intenzione di giocarle aspetteremo.
stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Giornale di oggi)

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