Vale tudo

28 Marzo 2012 di Stefano Olivari

La grande fiducia in Stramaccioni, l’immortale Ashton Kutcher e l’esperienza di Miccoli.


1. I bookmaker credono in Andrea Stramaccioni più di quanto ci creda Massimo Moratti, che ha inaugurato da par suo il primo giorno del ‘progetto’ elogiando Villas Boas, Bielsa, Montella e Zeman (perché non anche Lippi?). Skybet ha tagliato da 5 a 4 la quota sulla sua riconferma per la prossima stagione sulla panchina della prima squadra, mentre altri lo hanno messo in lavagna direttamente come favorito: l’anglosvedese Unibet a 2,25 e StanJames a 2,75. Facendo la media della varie quote Villas Boas viaggia sul 3,5 mentre Blanc è sul 4: insomma, per citare il famoso tipo di combattimento brasiliano, vale tudo. Anche prendersela con i pochi giornalisti che osano muovere critiche diverse da quelle all’allenatore, tanto per far capire che adesso c’è davvero un progetto. Sintetizzabile così: Gallianes (la storia della Champions dei giovani, ripresa acriticamente da molti giornali, sembra uscita dal manuale del dirigente milanista) y pavones. Purtroppo Mourinho è dato giustamente a 30 e passa (ma potrebbero darlo a 300, stando a chi conosce il suo pensiero al di fuori delle battute da conferenza stampa), in fondo tutti noi vorremmo l’eternità attraverso una statua equestre. Tanto ci cagano in faccia anche da vivi…
2. Più concreto di Moratti è senza dubbio Ashton Kutcher, attore ma soprattutto ex marito di Demi Moore, entrato nel nostro Pantheon di immortali quando dichiarò che la gente non poteva immaginarsi cosa si prova a sposare la donna che è stata coadiuvante delle tue masturbazioni adolescenziali. Lo citiamo perchè abbiamo letto che Paddy Power non lo ha quotato come prossimo fidanzato di Rihanna, preferendogli altri soggetti (fra i quali il marito, va detto), nonostante quello fra lui e la cantante sia il gossip hollywoodiano del momento. Ogni tanto tiriamo fuori queste non notizie per ricordare che i bookmaker non regalano niente: provate a presentarvi con 10mila euro su Justin Timberlake dato a 13, di sicuro non ve li accetteranno. Per mezzo secondo siamo seri: i milioni puntati sulla Cremonese o sul Gubbio sono palesemente una puttanata, le squadre su cui si muovono milioni alterando solo di pochi decimali le quote sono ben altre. E forse tifate per qualcuna di queste.
3. Parlando di un torneo più serio della serie A, cioé Wrestlemania (Fabrizio Miccoli, che conosce bene entrambi, potrebbe confermare, in attesa che qualche uomo di calcio spieghi perché in Nazionale gioca Pazzini e non lui), ci ha colpito il fatto che esistano quote per il wrestling. Anche se vale il discorso del tetto alle puntate, perché un dipendente della WWE non dovrebbe per interposta persona (magari mandando 50 sms al giorno) mettere qualche decina di dollari sul vincitore designato? Per la cronaca, dopo le sfide lanciate nel recente Raw, John Cena è dato a 1,72 mentre The Rock a 2,00. E infatti queste micro-furbate, insider trading da poveracci, avvengono in ogni settore. Però il loro costo è inferiore a quello di un trafiletto pubblicitario regolarmente pagato.

Twitter @StefanoOlivari

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