Attualità
Tortellini alla bolognese
Indiscreto 01/10/2019
Come si fanno i tortellini? Ci riferiamo ai tortellini alla bolognese o alla modenese che da lontano vediamo simili e che mangiamo una volta l’anno, facendo un’eccezione alla scelta vegetariana di tipo riformista (fare meglio è meglio che fare bene). Li abbiamo visti fare a mano tante volte, ma non è solo per questo che ci ha colpito la strampalata operazione di sottomissione dell’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi.
In pratica il futuro cardinale per la festa di San Petronio (venerdì prossimo, 4 ottobre), in piazza Maggiore, ha disposto che il ripieno dei tortellini non contenga carne di maiale in modo che i tortellini possano essere mangiati da tutti. Dove per ‘tutti’ Zuppi intende i musulmani, certo non i vegetariani visto che il ripieno sarà a base di pollo.
Non è chiaramente una questione per esperti di cucina, e nemmeno una scelta inclusiva (i vegetariani in Italia sono per fortuna ancora più dei musulmani), come è stata definita, ma soltanto l’ennesimo atto di debolezza di una Chiesa Cattolica ormai trasformata dalle sue alte gerarchie in una super ONG, con l’Occidente come unico avversario.
Ma come dovrebbe essere il tortellino originale bolognese? Il ripieno ha una composizione praticamente fissa: prosciutto crudo, uova, lombo di maiale fritto nel burro, mortadella, parmigiano e noce moscata. Detto questo, non siamo bolognesi, non siamo carnivori (l’allevamento intensivo dei polli è nazista quanto quello dei maiali) e del tortellino classico potremmo fare a meno. I servi però ci danno fastidio, soprattutto quando vogliono spiegarci che servire è bello.