Piccolo grande amore

14 Febbraio 2024 di Stefano Olivari

Come festeggiare San Valentino? L’Uomo Indiscreto Wannabe guarderà Lazio-Bayern, trascurando la moglie-fidanzata-amante, e quello vero Potenza-Avellino, mentre noi ci sentiamo di consigliare un capolavoro del trash anni Novanta come Piccolo grande amore, alle 21 su Cine 34. Nettamente il peggior film dei fratelli Vanzina, ma comunque a suo modo memorabile, soprattutto per la meravigliosa Barbara Snellenburg, che qualche anno dopo avremo ritrovato nello spot dell’Aperol e in Casa Vianello. L’attrice olandese in questo film del 1993 interpreta Sofia, principessa dell’immaginario Liechtenhaus, che sfugge a un matrimonio combinato per salvare le finanze del regno e si mette a fare la barista in Sardegna (le scene sono girate a Baja Sardinia), innamorandosi di un maestro di windsurf interpretato da un Raoul Bova oltre il culto, qui nel suo primo ruolo importante e addirittura doppiato. A noi vanziniani osservanti sembra la brutta copia di Amarsi un po, ma comunque è lo stesso guardabile per la bellezza dei due protagonisti: la Snellenburg, nel filone Claudia Schiffer, e anche Bova, con un fisico forgiato dal nuoto. Da sballo il tennista argentino che tradisce Sofia, citazione colta di Vilas-Carolina di Monaco, e Bova che esce dall’acqua al rallentatore, dopo qualche bracciata a delfino. Anche il peggior film dei Vanzina è comunque un’opera più che guardabile, assolutamente non volgare. Il titolo non inganni, la canzone di Baglioni non c’è e la colonna sonora è d’epoca: Haddaway, The Beloved, Ace of Base.

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