Oligarchi senza Swift

27 Febbraio 2022 di Gli amici di Budrieri

Gentile Direttore, ci perdoni se disturbiamo lei e quelli come lei che vogliono stare in maglietta in gennaio ma con l’energia prodotta fuori dall’Italia, in modo che i tumori vengano a slavi e negri, al limite ai francesi. Voi che nelle vostre isole pedonali e nei vostri baretti auspicate un’economia green, vi lamentate della mancanza di colonnine e proponete una soluzione diplomatica a chi vi punta una pistola alla testa. Voi che avete voluto l’abolizione del servizio militare e non sapreste difendervi nemmeno da un russo tetraplegico.

Voi che avevate capito tutto prima, come i virologi e gli esperti di calciomercato, ma anche come gli analisti di geopolitica che raggiungono l’erezione dicendo Yalta e Bretton Woods. A capire tutto prima anche quelli che hanno scritto di Totti e Ilary dopo che la notizia della rottura l’ha data Dagospia: sì, lo sapevamo tutti, nell’ambiente lo si diceva già da mesi, c’erano segnali inequivocabili. Sì, premi Pulitzer, però non l’avete detto o scritto voi. Voi che applaudite chi manifesta per quattro ulivi e poi pretende che il gas costi poco.

Avrà capito, Direttore, che qui al Champions Pub siamo arrabbiati. Non per le vicende politiche internazionali, che per noi contano meno del calo di forma di Barella, ma perché è in atto una campagna dei poteri forti contro il Maestro Budrieri. Nonostante sia italianissimo (e lei sa chi sia il suo padre naturale) è stato definito ‘Oligarca russo’ dalla Von der Leyen, da Trudeau e anche dall’Erminia, che quindi hanno applaudito il blocco dei suoi beni (pur non avendo beni, la casa è intestata all’Erminia nonostante l’abbia pagata tutta Budrieri) e la cancellazione non solo del suo Swift, ma anche dell’Iban relativo al suo conto presso la Cariplo, insieme al Pin per l’homebanking e alla domanda segreta. Questa un’idea personale di Draghi, uno che le banche le conosce perfettamente ma che non ricordava che Cariplo dal 1998 non esistesse più. È probabile che a Budrieri, che non esageriamo definendolo profeta della blockchain, vengano congelati anche gli Ethereum.

La vera domanda, quella che ci tormenta al di là del rinnovo di Kessie, è questa: quanti cazzo sono questi oligarchi? Budrieri non ha fatto il classico, ma una volta sulla Settimana Enigmistica ha letto che gli oligarchi sono per definizione pochi. Di domanda ne abbiamo anche un’altra: quando il governo italiano dice che manderà al popolo ucraino ‘Dispositivi non letali’ che cosa intende? Fucili con proiettili di gomma? Felpe con disegni militari? Coltellini della Victorinox? Certo noi siamo convinti che la resistenza sia stare tappati in casa in omaggio al CTS, alternando Netflix a Bella Ciao, quindi possiamo ascoltare anche notizie del genere.

Del resto l’ex orgoglio dell’ATM (a fine anni Sessanta una rivista sul trasporto pubblico mondiale lo definì ‘Nino Maravilha’) vive in una città il cui sindaco vuole per motivi politici cacciare un direttore d’orchestra russo dalla Scala ma non un solo spacciatore maghrebino, risorsa fondamentale per la città del food e del design. Insomma, ci sta che il giornalista collettivo indichi un capro espiatorio, salvo pentirsi 30 anni dopo in convegni che non fregano a nessuno. Nel 1992 Craxi, poi Berlusconi, poi Renzi, oggi Budrieri. Meglio rifugiarsi in ‘Buffa racconta McKennie’ o in Bucciantini che fa un confronto fra Dionisi e Jaissle.

Per fortuna il suo privato è molto felice, al netto di un fisiologico calo del desiderio (l’Erminia non si concede dallo scudetto di Bersellini: da allora per Budrieri soltanto una mezza sega, facciamo un quarto, di un trans a Figino, regalo del Gianni per festeggiare il Triplete) la sua vita di coppia è appagante e il nipote Albertino cresce a vista d’occhio: ha tre anni ma già dice che ci vuole lo stadio di proprietà. L’unico problema è che lui e i genitori, oltre ovviamente a Yannick, vivono nel trilocale di via Novara e non hanno alcun rispetto dei cimeli raccolti in una vita, dalla ciabatta della zingara a tutti gli altri.

*Ciò che avete appena letto è falso. Ai nostri tempi lo avrebbe capito anche un bambino, nel 2022 ci vuole il disclaimer.

Per contattare il maestro Budrieri, che non ha internet ma è presente sul dark web (dove acquista droga dello stupro, ovviamente, oltre ad abbonamenti a Telepiù Grigio): info@indiscreto.net

 

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