Svegliarino
L’era dei media partner
Stefano Olivari 04/07/2008
Non riuscite ad abituarvi ai giornali o alle tivù che sono ‘media partner’ delle squadre che dovrebbero criticare? Uno scandalo pazzesco, la disonestà intellettuale che viene sbandierata ed in qualche modo istituzionalizzata. Ma anche fuori dal calcio qualcosa si muove, verso il peggio. La Gazzetta dello Sport ha infatti siglato una partnership con il Coni che prevede un reciproco supporto mediatico in occasione delle Olimpiadi di Pechino. Nel comunicato trionfale la Rcs Quotidiani ha spiegato l’operazione: ”Con l’accordo stipulato con il Coni la Gazzetta dello Sport è l’unica testata sportiva italiana a entrare nel novero degli sponsor che accompagneranno l’Italia Team nella spedizione alle Olimpiadi 2008”. Al di là di come la possano prendere Corsport e Tuttosport, anche loro peraltro media partner di tante altre realtà, come può anche il giornalista più onesto del mondo mettersi a criticare il partner commerciale del suo editore? Il fenomeno diventa macroscopico con i dvd, le medaglie, i libri ufficiali, le posate, tutta la spazzatura che noi dementi abbiamo almeno una volta (tante di più, andando sul personale…) comprato nel corso della vita. Per questo quando Quaresma e Ronaldinho sembrano lontani sono rispettivamente una testa calda ed un cubista, mentre quando sembrano vicini sono gli uomini del salto di qualità.
Stefano Olivari
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