Lehmann il fallito

8 Maggio 2007 di Stefano Olivari

Signor Zazzaroni, oppure Direttore, abbiamo letto con sgomento il suo sfogo contro gli insulti dei lettori arrivati attraverso il suo blog all’interno del sito di Radio Dee Jay, http://zazza.blog.deejay.it/. Benvenuto nel club degli insultati, prima di tutto: divisi per club, conserviamo tutti i messaggi. Avremmo qualche piccola domanda da fare, rivolta non solo a lei. La principale di queste domande è la seguente: ma lei cosa immaginava di ricevere aprendo un blog, risposte educate e complimenti a profusione? Lei non è certo uno sprovveduto e conosce bene la mentalità del tifoso medio (poi c’è n’è anche una parte ragionante, ma non è certo la maggioranza) di ogni squadra, talebano in maniera ridicola e con una memoria storica che non va indietro oltre i due giorni. In parole povere, se lei ha esaltato un certo giocatore per cento volte e la centunesima non lo fa, lei per questa gente lei diventa inevitabilmente provinciale, incapace, perfino invidioso. Il tifoso, quello sì che capisce di calcio. Poi dare del fallito ad un altro é una delle sue poche gioie. Qualche anno fa si giocava Inter-Arsenal di Champions e dietro a Lehmann si era seduto un cinquantenne che, ogni due minuti, urlando a squarciagola, dava del fallito al portiere. Capito, il fallito era Lehmann…Insomma, se a lei piacciono i commenti ponderati ed elaborati dei tifosi, dopo averla apprezzata per anni adesso lei ci delude. Uno: non si capisce a cosa servano le loro analisi. Due: dovrebbe saperlo che gli insulti ricevuti sono direttamente proporzionali alla quantità di verità espressa nell’articolo. Hai ragione? Insulti a valanghe. Traduzione: dovrebbe essere contento se la insultano e si dovrebbe preoccupare nel caso invece raccolga indifferenza. Poi, detto brutalmente, pensa di vendere il giornale per i commenti dei suoi inviati? “Al ventesimo del primo tempo Mancini decide di spostare Figo sulla sinistra”…chi legge ormai robe del genere? A proposito, le raccontiamo una nostra piccola esperienza con Dieci. Giorno dell’uscita, 10 marzo, lo cerchiamo a mezzogiorno ma già in edicola lo avevano nascosto. Costava poco e l’edicolante non ci guadagnava, per cui lo aveva già messo sotto i piedi. Il giorno seguente, era una domenica, sempre a mezzogiorno, lo avevano già ritirato. Per fortuna che la città era piena di copie gratuite. Perché si dichiarano quello, vero? O no? Sommando le vendite ufficiali in edicola, di tutti i quotidiani, ai dati sulle varie free press, risulta che gli italiani siano un popolo di lettori di giornali: si vede che le nostre impressioni sono sbagliate, e che in nostra presenza migliaia di persone fanno finta di non leggere. Ieri invece non potevi comprarlo, Dieci: lo potevi sfogliare solo acquistando il Giornale. Che leggiamo sempre, anche se non non per le sue pagine sportive: chissà poi come saranno contenti i giornalisti sportivi del quotidiano di destra cosiddetti (ma da chi?) di punta…Sì, lo confessiamo: siamo anche invidiosi. Invidiosi degli euro investiti in questa operazione, fra Roby Baggio a fare da testimonial, la macchina del giornale, più i compensi dei giornalisti. Ma non dilunghiamoci, torniamo al blog di Radio Dee Jay. E’ proprio convinto che si divertirebbe di più ricevendo solo commenti educati? Nel caso la risposta fosse affermativa, sa bene cosa dovrebbe fare: parlare bene di tutti, non avere opinioni nette come quelle che esprime di solito. Essere, insomma, il classico giornalista italiano. Uno gioca da cani? Si dice che non é stata proprio una grandissima giornata. Uno sbaglia le marcature? L’attaccante é un vero fuoriclasse. Il rendimento é basso? Ha sentito troppo la responsabilità. Si faccia furbo, cerchi di essere come gli altri. E soprattutto si ricordi che nessun giornalista sportivo ha la fortuna di parlare su Radio Deejay: nove milioni di ascoltatori. Lei parla live all’Italia, i simpaticoni che la insultano le mandano mail piene di ridicola frustrazione. In fondo ha vinto lei.

Dominique Antognoni
dominiqueantognoni@yahoo.it

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