Formula 1

La Ferrari di Forghieri

Stefano Olivari 02/11/2022

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Mauro Forghieri è morto nella sua Modena, a 87 anni, è per sempre sarà l’ingegnere della Ferrari. Anche se della Ferrari non faceva più parte da 35 anni, quando dopo due anni da promosso-rimosso dalla direzione tecnica della squadra andò alla Lamborghini. Perché Forghieri, al di là dei 4 titoli piloti (Surtees, due volte Lauda e infine Scheckter) e dei 7 costruttori sotto la sua gestione tecnica, ha come Enzo Ferrari incarnato lo spirito di un’azienda e di un marchio al tempo stesso provincialissimi ed internazionali. Del resto lui alla Ferrari era entrato nel 1959, subito dopo la laurea in ingegneria meccanica. Ma perché nel 1984 fu mandato via dalla squadra di Formula 1, nonostante le tante auto vincenti progettate, dalla serie 312 T fino alla clamorosa 126 C2?

Certo la Ferrari, con piloti Alboreto e Arnoux, non stava andando bene, inoltre Enzo Ferrari si era innamorato di Harvey Postlethwaite, al quale dopo qualche anno passato sotto Forghieri affidò la ricerca mentre alla vigilia di Monza la direzione tecnica in pista fu affidata ad Antonio Tomaini. Come spesso accade, il campione locale cresciuto nel settore giovanile viene considerato meno del grande colpo di mercato straniero (Postlethwaite era poi effettivamente un genio, emerso in scuderie a basso budget come la Hesketh e la Wolf), così Forghieri pagò questa situazione unita ai contrasti con il direttore sportivo, che era Marco Piccinini.

Certo è che senza di lui la Ferrari non avrebbe vinto un titolo costruttori fino al 1999 ed uno piloti fino al 2000, in piena era Montezemolo-Schumacher. Così come è certo che nel dopo-Ferrari nessuna delle macchine e delle iniziative di Forghieri sia stata un grande successo, anche se il Modena Team della stagione 1991 è puro culto, degno di una serie tivù. Addio ad un grandissimo di una Formula 1 difficile e disumana come quella di oggi (e in più si moriva anche: Forghieri era al vertice quando Bandini e Villeneuve lasciarono questa terra, oltre che ovviamente ai tempi di Lauda), spesso ingigantita dalla nostalgia e dall’età di chi la ricorda.

stefano@indiscreto.info

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