La Cuccarini si chiede perché

17 Luglio 2009 di Stefano Olivari

A RaiSport lavora una quantità imbarazzante di gente scarsa e iper-sindacalizzata, logico frutto di varie tornate di raccomandazioni, ma si cacciano le poche persone capaci e senza paracadute. Al direttore Massimo De Luca non verrà rinnovato il contratto triennale, senza un vero perché (ascolti, scelte editoriali, cose del genere), così come non c’era un vero (nel senso di raccontabile pubblicamente) perchè nell’avvicendarsi dei telecronisti della Nazionale nel dopo-Pizzul. Sarà sostituito da Eugenio De Paoli, che ha il pregio di venire dallo sport, ma negli ultimi giorni si erano sentite candidature ed autocandidature agghiaccianti: un festival di sconosciuti che nemmeno a Castrocaro, spesso senza esperienze televisive. Gente che verrà riciclata altrove a fare danni, magari confondendo digitale terrestre con satellite (è successo nel recente Europeo femminile di basket…), solo perchè ha la tessera di un partito o di una delle settecento associazioni politiche e religiose a cui ci si iscrive con lo spirito del circolo del golf (”Bisogna conoscere gente, che poi ti può essere utile”, l’insegnamento della brava mamma italiana). Si ha la sensazione che nel giornalismo, così come nello spettacolo e in altri campi dove la bravura non è misurabile, conti non il valore delle persone ma solo chi le sceglie. Se l’ultima amante dell’ultimo portavoce conduce più programmi di Lorella Cuccarini una ragione c’è.

Share this article