Italicum o Porcellum?

5 Maggio 2015 di Stefano Olivari

L’Italicum, la nuova legge elettorale fortemente voluta da Renzi contro quasi tutte le forze politiche (anche quelle come Forza Italia che l’avevano votata al Senato) e addirittura parte del suo PD, dopo l’approvazione della Camera adesso è… legge. Due dettagli: entrerà in vigore dal primo luglio 2016, quindi i nemici di Renzi hanno tempo un anno per farlo in qualche modo cadere e andare a votare con la vecchia legge (il cosiddetto Porcellum) modificata dalla Corte Costituzionale, ma soprattutto riguarda soltanto la Camera. Il mini-Senato espressione dei consigli regionali, semplifichiamo sorvolando sulla follia dell’idea (le Regioni sono il livello politico in cui la corruzione è maggiore e il Senato da loro formato dovrebbe controllarle?), è infatti ancora tutto da definire ed in ogni caso anche qui ci sarà da seguire lo stesso iter. Il nostro ‘Di qua o di là’ vuole però uscire dal tatticismo politico e dal referendum pro o contro Renzi che assume ormai ogni notizia, per entrare nel merito. Caratteristiche principali dell’Italicum, da Bignami: premio di maggioranza che scatta al 40% ottenuto dalla singola lista (senza il 40% ballottaggio fra le prime due), sbarramento nazionale al 3%, capilista bloccati in ognuno dei 100 collegi, 2 preferenze. Caratteristiche principali del Porcellum corretto, dal dicembre 2013 (quindi senza premio di maggioranza alla coalizione di maggioranza relativa): sbarramento del 4% alla Camera e dell’8% al Senato (percentuale che alla Camera scende a 2 se il partitello fa parte di una coalizione che raggiunga il 10%), una preferenza (dopo la sentenza della Corte, prima era tutto bloccato). Senza andare più nel dettaglio è chiara la differenza filosofica fra i due sistemi: l’Italicum mira alla governabilità a scapito dell’esatta rappresentatività delle idee politiche dell’elettorato, di qui l’enfasi sulla lista che deve puntare alla vittoria al primo turno o al limite al ballottaggio, il Porcellum delle origini (questo orrendamente modificato non sapremmo come definirlo) mirava a tenere sotto scacco i nemici politici (ma più spesso gli alleati) a scapito della governabilità, di qui l’enfasi sull’aspetto ‘coalizione’. La domanda è chiara e anche attualissima, visto che un sistema riguarda la Camera e un altro, in assenza di una nuova legge, il Senato: preferite/preferiamo votare con l’Italicum o con il Porcellum?

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