Svegliarino
Impressioni notturne
Stefano Olivari 15/08/2008
L’Olimpiade avrebbe davvero bisogno di una settimana in più, da dedicare totalmente ad atletica, nuoto ed alle finale degli sport di squadra. Con il format attuale non è umanamente possibile seguire nemmeno gli eventi più interessanti di ogni disciplina, quindi anche i più motivati spesso sono costretti a concentrarsi sul connazionale da medaglia, a prescindere da quale sia medaglia, o sugli sport che già si seguono abitualmente. Pur vivendo davanti al video a noi accade qualcosa di simile con l’atletica: le ore notturne (circa tre quelle veramemente interessanti) e le quattro pomeridiane costringono con la morte nel cuore a scelte fra basket e calcio, pallanuoto e scherma, volley e canottaggio. Ma perché? Comunque, prima notte di atletica dominata dalle batterie dei 100 e da quelle degli 800 femminili. Finisce subito la speranza italiana di Fabio Cerutti, il 10”13 di Cagliari si trasforma in un 10”49 in una gara passeggiata da Bolt, mentre continua quella di Simone Collio che dopo una falsa partenza finisce terzo in quella di Richard Thompson. Impressioni: sono sembrati vicino al limite sia Powell che Gay, ma dai quarti si corre di sera (giapponese) e come il nuoto insegna può cambiare davvero tutto. Negli 800 qualificata grazie al tempo la Cusma, se non scende sotto i 2′ la semifinale sarà un muro come l’anno scorso ad Osaka. In generale, al di là del tempo finale scaturito da una batteria tattica, è sembrata imbarazzante la superiorità di Pamela Jelimo.
Stefano Olivari
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