Il treno in corsa dell’Atalanta

22 Marzo 2011 di Stefano Olivari

Il mercato è più forte della logica, anche nelle scommesse. E L’Atalanta-Piacenza di sabato ne ha dato una ulteriore dimostrazione. Padroni di casa favoriti, con vittoria a 1,44, una montagna di soldi apparsa alla vigilia (almeno 500mila euro, solo di gioco pulito) sulla vittoria nerazzurra nel primo tempo e sull’accoppiata vittoria primo tempo-vittoria finale. Cifre al di fuori di ogni immaginazione per la serie B, da far sospendere il gioco da parte di alcuni bookmaker e indurre la federazione a indagare. Vale la pena di ricordare che situazioni di questo genere non sono collegabili in automatico a partite truccate, basta che qualche giocatore ‘forte’ creda a un movimento sospetto per andargli dietro ed alterare così le quote: nei campionati con poco flottante, come la serie B, pochi professionisti possono scatenare assurdità come quelle che abbiamo osservato live. Partenza da 1,44, si è detto. A metà del primo tempo risultato ancora sullo 0-0, la logica quindi imporrebbe un aumento della quota dell’Atalanta, almeno a 1,65. Di sicuro non una discesa, come quella che si verifica al 22’: 1,32. Dieci minuti dopo, sempre con il risultato in parità, sul mercato si arriva a 1,27. E’ evidente che molti scettici sono saliti sul treno in corsa, anche a dispetto del risultato. Poi al 34’ Doni segna su rigore e la quota crolla a 1,10: troppo bassa, ma almeno logica. Al 42’, dopo il secondo rigore di Doni e il gol di Ruopolo si chiude la baracca. La morale? Anche senza avere informazioni particolari, movimenti illogici come quello citato possono essere seguiti con profitto.

Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Giornale)

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