Calcio

Il punto di vista del Portogallo

Stefano Olivari 02/12/2009

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di Stefano Olivari
Anni di Calciopoli ci hanno abituato a sostenere i nostri giudizi o pregiudizi con la sentenza o il parere dell’ultimo magistrato o dirigente apparso sul palcoscenico. Per questo non è sorprendente che la Francia sia stata esclusa dalla prima fascia delle teste di serie per il sorteggio mondiale di venerdì, dopo la vergognosa qualificazione con l’Irlanda.
Vergognosa non per il fallo di mano di Henry propedeutico al gol di Gallas, grave errore arbitrale, quanto per tutto ciò che lo aveva anticipato e seguito: dall’incredibile cambio di regole a torneo in corso (introduzione delle teste di serie negli spareggi europei: il trucchetto non è riuscito però a salvare la Russia, che nel ritorno con la Slovenia non si è quasi mai nemmeno avvicinata alla porta) fino alla barzelletta della trentatreesima squadra che ha illuso pochi anche in Irlanda, passando per esultanze offensive e dichiarazioni da ‘uomini di calcio’ ben al di là del macchiettismo che di solito usiamo per Domenech solo perchè non ci legge e non ci querela. Il paravento legale, ben spiegato dal segretario generale della Fifa Valcke, è che da questa edizione non contano improvvisamente più ‘anche’ i risultati delle edizioni precedenti ma ‘solo’ il ranking Fifa. Bene, direbbe un avvocato francese, guardiamo questo ranking Fifa. Andiamo sul sito e leggiamolo. Secondo la neo-legge Valcke la Francia sarebbe quindi nelle otto elette: il Sudafrica padrone di casa e le prime sette del ranking. Spagna, Brasile, Olanda, Italia, Portogallo, Germania e…Francia. Fuori l’Inghilterra e l’Argentina, quindi. Meglio usare il ranking di ottobre, prima degli spareggi (ma perchè non quello del maggio 2003 o dell’agosto 1977?), dove la Francia era nona e il Portogallo decimo. Senza grandi dietrologie, perché non è che commercialmente la Francia valga meno dell’Inghilterra, un purissimo avvertimento politico pagato dal Portogallo. Non occorre essere profeti per prevedere da noi articoli sul rischio Francia nel sorteggio, per colpa del cattivo Blatter (un altro che non legge e non querela, mentre esaltiamo i 103 abbonamenti di Galliani) che odia l’Italia e le sue tante eccellenze. Ma senza questa manovra anti-francese avremmo avuto il rischio Inghilterra o Argentina.

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