Il Doctor J dei poverissimi

30 Novembre 2006 di Stefano Micolitti

In quegli anni mangiavo, bevevo e respiravo basket e tanti sono i giocatori che mi tornano alla mente… Charlie Yelverton…saltava in cielo e tirava mentre tornava a terra (cercavo di giocare come lui…)…fu cacciato dai Trail Blazers perché non si alzò in piedi durante l’esecuzione dell’inno nazionale, credo volesse protestare perche’ non aveva un alloggio…dopo numerose ricerche qualche anno fa ad una fiera a Cleveland ho finalmente trovato l’unica figurina di Charlie Sax in maglia NBA, e’ la Topps n.133 con Charlie sorridente in maglia Portland…anche per lui, come per Chuck le cose sarebbero dovute andare in un altro modo. Marco Solfrini, il Doctor J dei poverissimi, l’unico in grado di fare (in riscaldamento) la schiacciata poi nominata Statue of Liberty, 360 gradi staccando da un piede solo…la schiacciata piu’ difficile da fare…oggi nemmeno nell’NBA nessuno ci prova, l’ultima splendida esecuzione fu di Terrence Stansbury in un dunk contest…I rivali di sempre…Simmenthal, Innocenti, Cinzano…Iellini, grandissimo play…Brumatti, “Pino, Pino !!” non sbagliava mai, e nemmeno si alzava da terra…Bariviera, prototipo del power forward moderno…Masini ed il suo gancetto…le improbabili scelte oltreoceano: Kenney, Brosterhouse (“Broster…….Jura ti fa scuola !”), Red Robbins (ex grande ABA) quando arrivo’ a Milano sembrava la mummia di Ramesse II. Ed Henry Ward del Brill Cagliari ?…Il piu’ grande saltatore di tutti i tempi…ex ABA con San Antonio…l’unico giocatore che io abbia mai visto prendersi ovazioni dal pubblico tirando da fuori in riscaldamento…why ?…perche’ tirava letteralmente dall’alto in basso!…Saltava cosi’ in alto che aveva un release point ben sopra il ferro !!!…Contro il Cinzano fece un riscaldamento da paura (360 e schiacciate assortite) ma giocò una pessima partita…contro la Mobil4 in riscaldamento tirò solo da fuori (con mio enorme disappunto) ma poi in partita ce ne mise 36… Lo so, questi non sono articoli ma solo flussi di ricordi: però mi scaldano il cuore, e spero lo facciano un po’ anche a chi per motivi di età non ha vissuto e sognato quell’epoca. Potrei andare avanti un bel pezzo ma è meglio che mi fermi qui, con un ultima parentesi sul basket svizzero…il basket svizzero e’ stato compagno di tanti sabato pomeriggio davanti alla TV…la prima partita vista vedeva in campo il Pregassona, credo si giocasse alla Terzerina, e l’americano di turno era Lipard un’ala-centro con lunghi capelli e fascia intorno alla testa…grandi le cronache di Arnaldo Cremonesi…la mitica Gerra palestra della Federale, con le spalliere per la ginnastica alle pareti…Robert Heck grande mancino del Viganello, McDougald play-guardia con barbone del Lugano…Umit Nacaroglu, turco dal tiro mortifero (Pregassona)…Sergio Dell’Acqua, simbolo della Federale, basettoni e tiro a mortaio dal petto, a fine carriera giocò con (o contro?) il figlio…Raga, Yelverton, Brandy Lee, Sanford, Stew Johnson (altro ex grande ABA)…Prati, altro tiratore dal petto, sempre perfettamente pettinato (Lugano o Pregassona)…Earl Williams giocatore NBA noleggiato dal Pregassona per giocare una finale di Coppa Svizzera, vinsero e Williams prese 36 rimbalzi nella sua unica partita giocata in Svizzera…un affranto allenatore degli avversari dichiarò a Cremonesi che l’anno seguente se fosse rimasto in vigore il bizzarro regolamento avrebbero preso Chamberlain per giocarsi la finale !!

Stefano Micolitti
smicoli@tin.it

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