Gli ultras anti-Conte

27 Ottobre 2020 di Indiscreto

In tutta Italia si sta manifestando contro le ultime misure del governo Conte per il contenimento del Covid. Ma è logico che a fare notizia siano soltanto le proteste degenerate in incidenti, come quella di ieri sera in corso Buenos Aires a Milano, incidenti quasi studiati apposta per riproporre lo schema della strategia della tensione. Ma non c’è niente da studiare, basta allentare un po’ i controlli per poi avere via libera con il pugno di ferro. E così i media seri raccontano che per la strade ci fossero estremisti, ultras, facinorosi di varia estrazione. Tutto ovviamente con una imprecisata ‘regia’, dicono quelli intelligenti che poi accusano di complottismo il prossimo.

Che grande scoperta. Come se in piazza a menare le mani di solito andassero le persone che lavorano o che almeno vorrebbero farlo. Quanti saranno stati i veri baristi e i veri camerieri fra i manifestanti? il 10%, ad andare bene. Ma è sempre stato così. Se il programma di storia arrivasse almeno fino agli Settanta i più giovani avrebbero il minimo dubbio sulla genuinità di ogni manifestazione (tocca ancora, a 40 anni di distanza, leggere le cazzate padronali sulla marcia dei quarantamila) e di ogni incidente, in attesa dell’inevitabile morto e della faccia di circostanza dell’ochetta che legge il gobbo scritto da altri.

Chiaramente questo tipo di disordini non rovescerà il peggior governo italiano degli ultimi 75 anni, ma lo rinforzerà in senso repressivo: quale elettore di destra, pur vomitando al pensiero di Speranza e Spadafora ministri, vorrebbe trovarsi l’auto bruciata sotto casa? Legge e ordine, i patrioti di Netflix chiederanno questo.

Da giornalisti sportivi quali siamo ci interessa però soprattutto la questione ultras, un mondo che in tutta Italia vale secondo la Digos circa 50.000 persone reali, al massimo il doppio contando i simpatizzanti, e che in ogni caso sarà azzerato anche se per ipotesi domani mattina si scoprisse il vaccino anti-Covid. Tolti alcuni gruppi prezzolati dai club o direttamente dal crimine organizzato, la gran parte è composta soltanto da giovani che vogliono fare casino, senza un progetto.

Non occorre essere un sociologo, basterebbe essere un tifoso inglese post Rapporto Taylor, per rendersi conto che senza canalizzare nel calcio una rabbia con o senza causa il problema di trasferisce nelle strade. Non c’è quindi nessun disegno contro la democrazia, nemmeno se la democrazia produce i 5 Stelle, ma solo persone che si ha la pretesa di cancellare con un Dpcm.

Certo la malafede del giornalista collettivo ha anche notevoli aspetti umoristici, visto che da più parti si è letto che a Milano sarebbero stati rovesciati o vandalizzati cassonetti e monopattini…. I cassonetti… Ma sono decenni che i cassonetti dell’immondizia non esistono: ci sono i bidoni per la raccolta differenziata che vengono portati in strada all’alba, poco prima della raccolta. Certo non nel tardo pomeriggio in una via commerciale. Quanto ai monopattini, sono quel particolare geniale per spaventare l’eco-fighetto moderato e fargli invocare l’esercito.

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