Fusione Fca – Psa, pensando alla Talbot Samba

30 Ottobre 2019 di Stefano Olivari

La fusione fra Fca e Psa a cui i due gruppi stanno lavorando, rivelata dal Wall Street Journal, conferma che il mercato dell’auto non ha più campioni nazionali, come erano una volta appunto Fiat e Peugeot, ma soltanto giganti globali che sono costretti a diventare sempre più grandi per non essere distrutti. Questo almeno è il mantra del giornalista collettivo.

Ma cosa sono Fca e Psa? Da una parte Fiat, Jeep, Chrysler, Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Dodge, solo per citare i marchi principali, dall’altra Peugeot, Citroen, Opel, Vauxhall e DS. Da una parte una capitalizzazione di borsa sui 20 miliardi di euro, mentre scriviamo queste righe, dall’altra di circa 24. Da parte Fca un rapporto prezzo utili di 4,4, da parte Psa 7,7. Abbiamo letto di fusione alla pari, ma probabilmente qualche premio agli azionisti Fca, Agnelli-Elkann in testa, verrà dato.

Chi ha vissuto per le automobiline si ricorda bene di quando nel 1978 la Peugeot comprò la quasi fallita Chrysler Europe, disastroso tentativo americano di conquistare il mercato del Vecchio continente, con la dismissione decisa dal leggendario Lee Iacocca. Chrysler Europe significava anche Simca, e la Simca aveva in pancia da qualche anno il marchio Talbot.

Per farla breve, la PSA diede nuova vita al marchio Talbot associandogli la Horizon (che era stata una Simca) e anche la 1307, che molti di noi hanno conosciuto come Talbot Alpine o Talbot Solara. La più famosa delle Talbot rimane però, lo diciamo a memoria e senza statistiche a supporto, la Samba: di sicuro l’unico modello non ereditato da Chrysler Europe, oltre che una macchina economicissima. Di scarso fascino, tranne che nella versione cabriolet di Pininfarina, e cugina, anzi sorella, della 104 Peugeot.

Ma cosa volevamo dire? Che basta una modesta conoscenza della storia di Fiat, Peugeot, Chrysler, eccetera, per rimpiangere l’eccitazione all’uscita di un nuovo modello. Ma anche che il passato serve anche per ricordare che molti ‘nuovi’ modelli erano soltanto rimasticature di auto che faticavano ad uscire dal loro mercato nazionale. Insomma, la fusione Fca-Psa non produrrà auto dal design innovativo, ma non è in assoluto una cattiva notizia tranne per chi nei due gruppi ci lavora. I navigator fra poco dovranno applicarsi.

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