Formula noia

29 Maggio 2007 di Stefano Olivari

LA SCELTA – A poche ore dall’inizio del Roland Garros sembrava potesse esserci l’incredibile ribaltone: Sky insomma non si sarebbe accontentata di trasmettere lo Slam francese su Eurosport ma avrebbe acquisito una parte dei diritti per gestirli sui suoi canali sport. Sembrava insomma tutto fatto quando invece è arrivata la notizia del colpo Formula Uno per tre anni. Pazienza, dovremmo aspettare Wimbledon per vedere un po’ di tennis come si deve e non doverci accontentare del canale unico, seppur arricchito di rubriche e buona volontà. Qualcuno però ci spieghi: vale più un Gran Premio già in onda sulla Rai dove si dorme dopo la prima curva o un match di un giocatore italiano (oggi, per esempio, Bolelli, Fognini, Volandri e Santangelo) mentre su Eurosport va in onda, chessò, una vibrante sfida Johansson-Groenefeld?
LA VOLTA BUONA – Comunque Storace, Bolelli e Volandri al secondo turno con Fognini battuto da Monaco in cinque set dopo essere stato avanti 2-0 è davvero un buon inizio di torneo. Abituati a perdere i pezzi subito nei primi due giorni, questa volta l’autorevolezza dei nostri ci fa piacere e, soprattutto, ci fa sperare. La cosa importante sarebbe non cominciare con la solita litania su di chi sia il merito di essere partiti con 18 giocatori nei due tabelloni: in questo momento si dovrebbe evitare di leggere comunicati federali trionfanti ma anche articoli critici a prescindere. Insomma, lasciamo almeno finire il Roland Garros. Ma il sospetto è che si ricomincerà molto prima. Anzi, si è già cominciato.
RACCHETTA CERCASI – Simone Bolelli ha un problema: “Vado in campo con una Head fuori commercio, la Intelligence Prestige con cui giocava Ivanisevic e le corde Original Luxilor a 26-27 kg. Ne ho da parte una ventina e ne ho provate altre, la Yonex…ma nessuna è uguale. Chissà: sarà anche un problema psicologico…almeno così sto attento a non romperle, le tratto bene…”. L’appello, raccolto da Ubaldo Scanagatta, lo giriamo ai lettori…
COME ERAVAMO – Williams sisters, il ritorno. Serena vuol vincere Parigi, Venus tenta la resurrezione. E se la prima non è mai stata un fisichino, la seconda è stata l’emblema quantomeno della grazia. Oggi, vedere per credere nella foto, Venus è quella lì: forse la giovinezza se n’è andata e non solo la nostra. Il problema che Venus è così a soli 27 anni.
DIECI ANNI DOPO – La notizia del nostro piccolo mondo è la vittoria di Matteo Trevisan al Bonfiglio. Il ragazzo è dotato, dicono anche testardo il giusto e quindi ha voglia di arrivare: di sicuro il lavoro al centro di Terrenia sta funzionando e di questo dobbiamo giustamente dare merito ai tecnici federali, Renzo Furlan per primo. A 18 anni ora Matteo è davanti al bivio, cioè quello che porta alla carriera professionista. Il successo al Bonfiglio è un mattoncino ed è stato celebrato come merita anche perché il primo di un italiano dopo 10 anni. Solo che dieci anni fa trionfò Florian Allgauer, qualcuno se lo ricorda? Ecco: è meglio che se lo ricordi Trevisan.

marcopietro.lombardo@ilgiornale.it

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