Ex campione vero

6 Maggio 2009 di Stefano Olivari

La definizione di ex campione dello sport, quando si parla di una persona di successo in campi diversi, è fra le più abusate. Da Julio Iglesias ex portiere del Real Madrid (fece qualche apparizione nel settore giovanile) a Corrado Tedeschi attaccante della Sampdoria (anche lui solo nei ragazzi), passando per i vari Gullo (quello che si vantava con i compagni del Cervia di avere giocato in Champions League) della situazione e tutti quelli che sarebbero diventati fenomeni senza quel maledetto infortunio: tanto chi va a controllare? Però ‘ex campione’ a proposito di Dave Bing, neoeletto sindaco di Detroit (dopo il caso Kilpatrick e l’interregno di Ken Cockrel carica in realtà provvisoria: le elezioni ‘vere’ saranno a novembre), non è una definizione sbagliata. Dopo il college a Syracuse seconda scelta assoluta al draft NBA del 1966 (in quell’estate le franchigie NBA passarono da nove a dieci, con l’ingresso dei Chicago Bulls), dietro a Cazzie Russell, da eccellente guardia tiratrice Bing ha dato spettacolo soprattutto nei Pistons che avevano avuto fiducia in lui, prima di chiudere nei Bullets ed in un’edizione dimessa dei Celtics (ultima stagione da allenatore di Tom Heinsohn, visto l’altroieri in tribuna in GaraUno con Orlando). Sette All Star Game, oltre 20 punti di media nell’arco di 12 stagioni, un titolo di capocannoniere (inserendosi fra Rick Barry ed Elvin Hayes…), mille altri riconoscimenti, ma anche nel dopobasket è stato un grande fondando proprio a Detroit (lui è nativo di Washington) una fabbrica di componenti per auto che ha avuto grande successo. Adesso che per il mercato dell’auto americano non è aria, con la Fiat che potrebbe far fallire quello che ne rimane, la politica a tempo pienissimo.

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