Compasso dell’oca

21 Marzo 2013 di Italo Muti

Ragnatele onnivore mi accolgono davanti ad una porta chiusa da qualche mese, anche un po’ pallida ed assorta, con alcune tamerici salmastre ed arse. In tre mesi sono successe alcune cose interessanti, anche oltre le nostre previsioni (che il laico direttore di Indiscreto aveva archiviato nel file Giacobbo-Voyager). Previsioni che comunque vanno sempre guardate con occhio critico, visto che quello di Horus è sceso in campo. Il caos politico nato dall’insipienza del giaguaro, dalla prosopopea montiana e dalla rimonta silviesca, ed anche dalla rabbia della gente che ha votato massicciamente Grillo, ben oltre i sondaggi ufficiali, ha scombussolato i piani iniziali, generando reazioni differenti.

Da una parte,  è entrata in campo, more solito, la cavalleria togata per eliminare Silvio. Sempre snobbato e mai capito, sbagli enormi compresi. Dall’altra si tratta, nel caso il giaguaro perda pure la coda oltre le macchie. Baffino si ritaglia dietro le quinte il ruolo di regista per un accordo con il Pdl, nonostante le schermaglie astiose di questi giorni, dove il non votare a sinistra viene rinfacciato come un atto di inciviltà. Se giudici e giaguari non funzionassero, una figura economica o istituzionale varerebbe un governo del carrista ungherese, con sangue compassato, naturalmente, tipo Visco, per esempio.

Ma la geo-politica, non ha dormito e, velocemente, ha ristabilito lo status quo ferito da Benedetto XVI. Un conclave velocissimo dove il vincitore è un gesuita, come da programma. Se non puoi battere il tuo nemico portalo a cena, dice il saggio. Bergoglio era giá stato vicino al trono di Pietro dopo la morte di Giovanni Paolo II, spinto moltissimo dall’adesso defunto cardinal Martini (amatissimo dalla massoneria), ma i tempi non erano maturi. Molti cardinali sono seguaci del compasso, ma non hanno il passo giusto per il soglio pontificio. Prima di calare l’asso i massoni si sono presi pure la presidenza IOR, con Von Freyeberg, cavaliere di Malta, tifo dei guns and roses senza fiori e amico di Josef e Kulona. Eliminati dalla casa Scola, troppo vicino a Comunione e Fatturazione, Scherer, con pochi agganci fra i non italiani, e Tarcisio Bertone, troppo ingombrante per una candidatura odierna. Una situazione molto compassata, con la buona tisana della suorina che può teoricamente essere servita a tutti.

Voci all’interno della compagnia sussurranno cose eclatanti per il futuro, che forse un giorno potranno essere svelate…. Il piano prevede il tris con il Presidente della Repubblica, ma nel mentre, sono stati eletti i presidenti i Camera e Senato, dove il Pd, dalla moralità diversa dai berlusconiani, è riuscito a mettere i suoi candidati. I compiti a casa, per noi, saranno sboldrinare e sgrassare? Ultima cosa: il Presidente della Repubblica non sarà Draghi, giá designato per il prossimo giro. The winner is… Con i nostri bancomat ormai quasi ciprioti, lo scenario è Weimar e tutto quel che segue. Ma il cerchio tracciato dal compasso è sempre più ampio di quello che ci si aspetta. Peggio per voi e per i vostri trilocali.

(per gentile concessione dell’autore, fonte: Dentro la finanza)

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