Tre canzoni di Cristina D’Avena

25 Novembre 2022 di Indiscreto

Quello delle sigle dei cartoni animati è un genere di canzone che va oltre l’età dei suoi ascoltatori, perché riguarda ricordi indelebili nella testa di tutti. In Italia a partire dai primi anni ’80 Cristina D’Avena, con un passato allo Zecchino d’Oro, è diventata l’interprete indiscussa delle sigle delle serie trasmesse sui canali Fininvest e poi Mediaset. Non sempre amata dai puristi del genere, legati ad altri episodi partiti sulle tv locali e critici rispetto a nuove sigle in sostituzione di quelle secondo loro ‘classiche’, Cristina D’Avena ha mantenuto un grande successo ed è meritatamente anche lei in gara al Festival di Indiscreto con i tre brani più ascoltati su Spotify nel momento in cui scriviamo questo post.

Rigorosamente in ordine cronologico partiamo dal 1984 con Pollon, Pollon combinaguai, sigla della divertente serie giapponese C’era una volta… Pollon, derivata dal manga nato nel 1977, con protagonista appunto Pollon, figlia di Apollo, e tutto il contorno dei celebri dei. Grande pezzo, non a caso firmato per la parte musicale da Piero Cassano all’epoca già uscito dai Matia Bazar e in rampa di lancio per il successo internazionale di Eros Ramazzotti. Testo di Alessandra Valeri Manera (onnipresente nei progetti della D’Avena) e Vladimiro Albera. “Pollon, Pollon combinaguai, su nell’Olimpo felice tu stai, la beniamina di tutti gli dei sei tu”.

L’anno successivo arriva Occhi di gatto, musicata questa volta da Carmelo Carucci, è un brano tutto da ballare che si apre con “Tre ragazze bellissime, tre sorelle furbissime, son tre ladre abilissime, molto sveglie agilissime”. Anch’esso un anime derivato da un manga del 1981, e anch’esso grande successo, inserito nell’album Fivelandia 3, oggetto poi di tanti remix e diventato ai concerti uno dei pezzi più richiesti dell’artista bolognese, capace come pochi (anzi come nessuno, perché i bambini li ha intercettati soltanto lei) di unire le generazioni.  

Infine, siamo nel 1986, stessa derivazione manga con alcune differenze, esce Mila e Shiro due cuori nella pallavolo (che non c’entra nulla con il titolo originale, Attacker you!). Serie sportiva e tormentata per la protagonista (Shiro in realtà è un personaggio secondario), anche se meno rispetto ad Ayuhara nell’altro celebre cartone animato sul volley (da noi Mimì e la nazionale di pallavolo). La sigla, firmata ancora dal duo Carucci-Manera, mette al centro il tema del rapporto tra Mila e Shiro, in realtà secondario rispetto alla storia: “Mila e Shiro due cuori nella pallavolo, Shiro e Mila amore a prima vista è, Mila e Shiro due cuori nella pallavolo, Shiro e Mila che dolce sentimento è”. Grande successo fra tantissimi grandi successi.

Quale canzone di Cristina D'Avena preferite, fra le sue tre più ascoltate su Spotify?

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