Sochi in affari

24 Aprile 2008 di Stefano Olivari

1. Sul muro di Huy meglio Marta Bastianelli di Damiano Cunego e Davide Rebellin. La campionessa del mondo ha vinto la Freccia Vallone delle migliori seconde dietro Marianne Vos, due partecipazioni due successi consecutivi a vent’anni d’età. Gli uomini non cambiano come fa Kim Kirchen, uscito dal gruppo sotto una pioggia frusciante. Ugualmente, da Bastogne farà ritorno a Liegi per primo chi butterà giù due denti più degli altri, a bocca aperta in rue Jean Jaurès. Corsa chiusa fin dall’inedita côte de la Roche aux Faucons? Difficile. Altrimenti il finale è già scritto, un po’ sulla falsariga di quelli degli ultimi anni. Facile che nessuno faccia realmente la differenza sul Saint-Nicolas (come nel ’99 Frank Vandenbroucke). Facilissimo che qualcuno colga l’attimo fuggente immediatamente dopo (come quasi sempre dal 2000 a oggi). Sembra ieri: “O Capitano! Mio Capitano!” si rivolgeva a Michele Bartoli il gregario Paolo Bettini. Giovanni Visconti ripassi in fretta la lezione, un domani. Doyenne esame di maturità anche per Vincenzo Nibali e Robert Gesink.
2. Sochi in affari, l’Uci di Pat McQuaid e la Federazione russa di Vladimir Putin. La città sul Mar Nero sede dei Giochi olimpici invernali del 2014 ha infatti candidato il suo Grand Prix per un posto nel calendario ProTour 2009. Nella sua formula attuale la corsa del Kraj di Kasnodar si disputa su cinque tappe a cavallo dell’Amstel Gold Race. Partenza e arrivo ad handicap aggirabili in futuro modificando programma e percorso, organizzando ex novo un Giro internazionale magari proprio in concorrenza con quell’altro, quello “storico”, già coperto nella sua seconda settimana di sviluppo dalla Volta Ciclista a Catalunya (19-25/5). In tutta risposta Eric Boyer, a nome dell’Associazione dei gruppi sportivi, scalda la platea del “Forum per la rifondazione del ciclismo” di Parigi gelando secco il mondialismo entusiasta ostentato da Aigle: “La challenge annuale dei grandi eventi non comprenda che una decina di manifestazioni. O siamo pronti a creare un organismo legislativo e gestionale indipendente, se necessario”. Aso e Unipublic approvano. Riscoppia la guerra fredda.
3. Accattatev’illo. L’altra faccia del mercato e della globalizzazione ha il volto noto della settantatreenne Sophia Loren, madrina italiana del neonato BikeAsia “International Bicycle and Motorcycle Exhibition”. L’Eicma ha aperto un varco dal quale passeranno i marchi nazionali che vogliono sfondare nel sud-est asiatico, base logistica e strategica Singapore. Prossima edizione – più fiera e affari nero su bianco, meno spettacolo e colore – dal 27/2 all’1/3/2009. Nel suo piccolo il salone di Milano si ristruttura con i tempi di una moderna Sei Giorni (4-9/11), sebbene nell’unico, angusto spazio che si possono ricavare, sgomitando, pistard veri e presunti (caldamente invitati gli stradisti di maggior richiamo, in primis Ivan Basso e Paolo Bettini) tra i dieci padiglioni dell’area di Rho-Pero, lunghezza della pista ridotta a 166 metri. Il lancio all’americana dell’Expo 2015 fa acquisire punti anche all’ipotetico progetto di trasformazione del Maspes-Vigorelli in un più ampio e funzionale palazzetto dello sport, multiuso ma non per tutto e tutti. Pronti, via da via Arona 19.

Francesco Vergani
francescovergani@davide.it

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