Schiavi liberalizzati

29 Giugno 2011 di Stefano Olivari

di Anna Laura
Alcune verità scomode ma verificabili. 1) Le liberalizzazioni portano ad un aumento dei prezzi. 2) Le liberalizzazioni portano alla distruzione di posti di lavoro e ad un abbassamento di stipendio dei lavoratori e dei fatturati delle piccole imprese. 3) I processi di liberalizzazione-privatizzazione non hanno minimamente migliorato la capacità produttiva italiana. 4) Le liberalizzazioni favoriscono i concentramenti di capitale in pochissime mani. 5) La liberalizzazione-privatizzazione delle imprese pubbliche italiane dal 1992 -2000 non è stata conseguenza dell’inefficenza economica.
Se andiamo a vedere i bilanci, scopriamo per esempio che l’ultimo dell’Enel che fu privatizzata nel ’95 evidenziò un utile record di 3245 miliardi di lire. In termini più generali, affermare che le privatizzazioni hanno riguardato aziende pubbliche in difficoltà è falso, poichè il 64,8% ha riguardato gruppi bancario-assicurativi e di telecomunicazioni che erano già finanziariamente remunerativi sotto la gestione pubblica. Basta cercare nel web e trovate un sacco di cose, le unite come i puntini della Settimana Enigmistica et voilà, il disegno appare. Non è un disegno che vi piacerà. Da Mani Pulite in poi è andata sempre peggio, in termini di qualità della vita. Prendiamo l’abolizione dell’equo canone, abolito a furor di opinionisti che il mercato, la concorrenza, bla bla. Il risultato lo conoscete. Allora sono arrivati i consulenti a dire: fai il mutuo, una rata è come un affitto e almeno ti rimane l’immobile. Risultato? Lo conoscete. Quindi oggi dobbiamo assolutamente comprendere che dietro ogni rinuncia dolorosa ai nostri diritti costituzionali c’è una formuletta verbale suggerita da opinion-maker che pervade giornali e tv. La Cina è una opportunità (domanda che non viene posta: per chi?). Le pensioni sono un costo insostenibile (per chi?). Abbiamo un debito pubblico (verso chi?). Bisogna fare sacrifici (a quale scopo?). L’immigrazione è una ricchezza (Chi ha la mani su questa ricchezza?). Dietro i maggiori slogan c’è un inganno attitudinalizzante,a rendere coloro che non comprendono il disegno i migliori alleati. Per ora privatizziamo.

Anna Laura
(in esclusiva per Indiscreto)

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