Ridateci i fratelli Baresi

26 Settembre 2019 di Indiscreto

Presentati al Politecnico i due progetti per il nuovo stadio di Inter e Milan, che i due club hanno la pretesa di voler costruire abbattendo l’attuale San Siro. Sia quello di Populous, pieno di richiami a simboli milanesi, sia quello di CMR-Manica, in qualche modo secondo noi evocante il vecchio San Siro, sembrano molto interessanti e ci piacerebbe vederli nella pratica, non solo nei rendering.

Progetto Populous

Peccato che non siano solo stadi di calcio, con all’interno spazi commerciali e quindi una vita tutta la settimana, ma presuppongano edifici commerciali e per uffici nei dintorni, stravolgendo una zona che non è certo disastrata come tante altre di Milano, come se questi nuovi spazi fossero una cosa di interesse pubblico.

Impressioni al volo sulla presentazione, in attesa (magari non vostra) di un post più meditato. Scaroni e Antonello hanno fatto la loro parte, ma è evidente che il Milan abbia molta più fretta dell’Inter di arrivare al dunque. Elliott sta friggendo, entro due o tre anni vuole salutare tutti, mentre Zhang ha tempi più lunghi (e in un angolo del cervello ancora l’idea di comprare l’attuale San Siro a 70 milioni).

Sfruttata nei video una foto dei fratelli Baresi prima di un derby, ma sul palco poi insieme a Franco Baresi è salito Riccardo Ferri. Entrambi super-entusiasti del nuovo stadio, senza nemmeno dire quale. Forse Beppe la pensa in modo diverso?

Progetto Manica-CMR

Di sicuro tanti ex campioni, non necessariamente di Inter e Milan, la pensano in modo diverso. La stessa UEFA tre anni fa sembrava contenta di aver fatto giocare qui la finale di Champions fra Real e Atletico Madrid. Poi tutti possono essere pagati per sostenere qualsiasi cosa, ma al momento per questo tipo di comunicazione non ci deve essere abbastanza budget. Ci si è dovuti accontentare di Massaro, Cordoba e Galante…

E adesso? Palla al sindaco Sala, anzi al consiglio comunale dietro cui si nasconde. La paura è quella di mostrare al mondo che il ‘Modello Milano’ è in gran parte basato sull’immobiliare, per non dire sulla bolla immobiliare.

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