Questo Faceskin è un po’ Facebook

5 Marzo 2012 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Che fine ha fatto Claudio Cecchetto? L’immortale idolo di Gioca Jouer dopo avere festeggiato, si fa per dire, i trent’anni della Radio DeeJay da lui fondata (e lasciata a metà anni Novanta, ora è di proprietà del gruppo Espresso-Repubblica e il direttore è Linus) ed avere lanciato un’infinità di talenti fra musica (arrivando quasi ai giorni nostri, con i Finley) e spettacolo in senso ampio, adesso si occupa di web. E ha creato, sì avete indovinato, un social network. Il suo nome è Faceskin, l’idea di base sembra buona: nel mare di internet fornire una guida, per risparmiare tempo e angoscia derivante dalle troppe possibilità di scelta.
Ma una guida calda, non basata su formule ma su persone: chiaramente una semplificazione, visto che i risultati dei motori di ricerca sono basati sulle… ricerche, che sono effettuate proprio da persone. Alla versione beta (www.faceskin.it) sono iscritti circa 15mila utenti, grazie anche al coinvolgimento di alcuni vecchi cavalli della scuderia Cecchetto come Jovanotti e Fiorello che con qualche tweet hanno mobilitato le masse. Sì, ma in pratica? In pratica gli iscritti condividono la lista di siti che leggono abitualmente, ma anche singoli link a pagine interessanti, in modo che si possano incrociare interessi particolari con un elenco di siti e pagine che trattano questi argomenti. Per come l’abbiamo capita noi visitando il sito, ogni ricerca porterà a una classifica non basata su un algoritmo tipo Google ma sulle preferenze degli altri iscritti. Si tratta in buona sostanza di un motore di ricerca chiuso, imparentato decisamente più con Facebook che con Google. Vale anche il percorso contrario: invece di partire da persone di riferimento per approfondire un argomento, si può partire dall’argomento per stringere nuove amicizie e rafforzare così il discorso social. A dirla tutta, Faceskin lascia una sensazione di già visto che mal si concilia con le invenzioni rivoluzionarie, dalle faccine degli utenti in homepage alla condivisione della propria navigazione online. Soprattutto arriva in un mondo in cui siamo già iscritti a tutto e non riusciamo a leggere quasi niente.


Twitter @StefanoOlivari

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