Prima dei New Romantic

17 Febbraio 2008 di Stefano Olivari

Nella scorsa puntata abbiamo introdotto, parlando degli Spandau Ballet, l’argomento New Romantic. Non basterebbe un’enciclopedia per raccontare cosa abbia rappresentato questo movimento all’inizio degli anni Ottanta: non solo una reazione alle cupezze eroinomani e politicizzate dei Settanta, ma sul piano musicale una rilettura, per non dire scopiazzatura, del meglio del cosiddetto ‘glam rock’. Quello, per intenderci, di David Bowie, di Brian Eno e dei Roxy Music. Non occorre essere un musicologo per capire la svolta vera, cioé un’enfasi maggiore sulle tastiere ed in generale sull’elettronica piuttosto che sulle chitarre. Insomma, rock sì ma morbido. Pur essendo noi di fede Spandau, bisogna ammettere che i Duran Duran sono arrivati prima, e che diversi altri gruppi hanno saputo cavalcare il movimento nella maniera giusta: fra questi menzione d’onore per gli Ultravox per la musica e per i Culture Club nella sezione costume. Poi con il giochino delle influenze si può arrivare con pochi gradi di separazione anche a Beethoven o a Mario Tessuto, ma non è strampalato vedere nei Simple Minds, citati nel recente articolo di Andrea Ferrari sulla Settimana, la degna sintesi di un’epoca. Ma cosa volevamo dire? Ah sì, che abbiamo scoperto l’esistenza del sito ufficiale degli Spandau, http://www.spandauballet.com/ , la cui sezione news contiene, come tutti i siti ufficiali, delle non notizie. L’ultima che abbiamo letto è che ‘Gli Spandau Ballet non si esibiranno, come annunciato, a Manila il prossimo 3 maggio’. Va be’…

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