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Cinema

Operazione San Gennaro

Paolo Morati 26/09/2022

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Nei giorni in cui si è nuovamente compiuto il miracolo di San Gennaro parliamo di un film straordinario diretto da Dino Risi e uscito nelle sale nel 1966. Operazione San Gennaro, appunto, in cui si narra la storia di un gruppo di ladri impegnati nel furto del tesoro considerato ancora oggi il più ricco del mondo. Un obiettivo non particolarmente originale, quello del grande furto, ma che nel film ambientato a Napoli si trasforma in un meraviglioso affresco sociale, tra vicoli, personaggi e paesaggi unici.

Da noi visto e rivisto, Operazione San Gennaro ha uno straordinario Nino Manfredi nei panni di Dudù, il ladro al quale si rivolge un gruppo di americani guidati dal nervoso e preciso Jack per poter organizzare al meglio il furto e al quale arrivano su suggerimento di da Don Vincenzo O’fenomeno, interpretato da Totò. Questa volta il principe De Curtis è attore non protagonista, perfettamente calato nella parte del vecchio ladro ormai in pensione (e più o meno in carcere) rispettato dai ‘colleghi’ ma anche dalle stesse guardie.

Nel mezzo i membri improbabili di entrambe le bande (il Conte, il Capitano, Frank…), lo stupore e insofferenza di Jack costrretto ad abitudini, imprevisti e ritardi, e una meravigliosa Senta Berger (Maggie, all’inizio vestita da suora) a far ingelosire l’altrettanto affascinante Claudine Auger (Concettina). Di culto il taxi a cavallo con tanto di tassametro, il banchetto di matrimonio, il vescovo Aloisio, la riunione continuamente interrotta da questuanti, e tanti altri piccoli episodi. A far da colonna sonora al tentativo di furto le canzoni del seguitissimo Festival di Napoli. A vincerlo, per la cronaca, è Sergio Bruni, anche se a noi è rimasta da subito nell’orecchio Ce vo’ tiempo di Peppino Di Capri. Da vedere per sorridere, ma non solo.

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