Nelle Langhe non è inverno

13 Gennaio 2013 di Fabrizio Provera

Io sono impastato di Langa; le vigne, le colture, i gerbidi, i rittami, i noccioleti, la terra aspra e faticata, le case aggrumate sulla collina, il cimitero frammezzo alle vigne, colmo di ricordi e talvolta anche di sole; sono la mia vita, e non c’è altra terra al mondo che mi parli contemporaneamente e delle ricordanze e del desiderio di lasciare un segno, anche tenue, accanto a quelli di coloro che mi hanno preceduto; né vi è altra terra che mi conforti, negli aspri momenti che la vita elargisce quotidianamente”.

Parole (e musica) di Riccardo Riccardi, conte di Santa Maria di  Mongrando, che riposa nel cimitero di Priocca d’Alba: giornalista, gourmet, bon vivant, monarchico anti progressista convintissimo, che chi scrive ebbe l’onore di conoscere e frequentare, tanti anni fa. Un maestro, il conte Riccardi, che ci ricorda come nelle Langhe- questa terra magica incastonata tra Alba, Cuneo, Bra, Barolo, Barbaresco, La Morra, Santo Stefano Belbo – non è mai inverno. Anche adesso, con le viti a riposo, andateci senza indugio: fermatevi con la macchina accanto a qualche filare di viti, a rimirare il panorama mozzafiato che si gode dai punti più alti dei colli (pochissimi, purtroppo, conoscono la bellezza profonda delle Langhe), oppure fate come noi e parlate direttamente con le viti. Una volta, mentre omaggiavamo delle piante nel cru di Cannubi, uno degli appezzamenti di Barolo più famosi al mondo, un contadino con l’Ape Piaggio si fermò preoccupato ad osservarci. Incrociammo lo sguardo, c’inchinammo riverenti e quello si congedò.

La prima puntata del nuovo anno di questa rubrica non poteva che partire con le Langhe e nello specifico con un vino che ci ha incantato il giorno di Natale: accanto a un cappone di autentica fattoria (4 chili di peso, contro il chilo e mezzo dei tristi campioni che vendono i supermercati) abbiamo sorseggiato il Barbaresco Ovello Vigna Loreto 2009 di Albino Rocca, azienda attiva da un secolo nel cuore del comune di Barbaresco, oggi condotta- con la consueta, magistrale, sempiterna passione- dagli eredi del fondatore. In questo caso, Angelo Rocca assieme alle figlie Paola e Monica. Un’azienda che cura con rigore 23 ettari, producendo vini che racchiudono l’intimo segreto di queste terre: una poesia smorzata, una grandezza solo all’apparenza contenuta, riservata come la gente di qui. L’etichetta del Vigna Loreto è la perfetta ouverture di un grandissimo vino: essenziale, con una riproduzione della vigna e nessun orpello grafico.

Al naso, nonostante il 2009 sia un vino ai primissimi passi, si rivela col suo frutto potente, l’eleganza sensazionale che solo l’uva Nebbiolo sa regalare. In bocca il tannino (quella sostanza contenuta nei vini rossi che procura astringenza alle papille) è ben presente, ma armonicamente inserito in un sorso pieno, ricco, persistente, che non smette di incantare. Prendetene due bottiglie: una da bere adesso, una da conservare per almeno dieci anni. Avrete conservato un patrimonio che si rivaluta più di qualsiasi azione (non che ci voglia molto, di questi tempi). Angelo Rocca produce anche un altro grande Barbaresco (il Brich Ronchi), Chardonnay e Barbera d’Alba. Questi vini straordinari e tutt’altro che cari, in relazione alla loro qualità, si vendono anche in cantina: spenderete 10 euro per una grande Barbera o un grande Chardonnay, attorno ai 40 per deliziarvi con un Barbaresco da sogno. Andateci, magari concedendovi a mezzogiorno un pranzo in una delle tante, grandissime trattorie di questa terra baciata dal Dio Bacco: Briaglia a Marsupino, la Rosa Rossa a Cherasco, al Mercato da Maurizio di Cravanzana, il paese magico dei noccioleti in uso al commendator Ferrero. Vini di Albino Rocca più pranzo in Langa: giornata Indiscreta ai massimi, poi ci ringrazierete. Eccome, se ci ringrazierete.. Lunga vita alla Langa, lunga vita alla memoria del Conte Riccardi.

Azienda agricola Albino Rocca, di Angelo Rocca, Barbaresco (Cuneo)

Barbaresco Ovello Vigna Loreto, 2009 – Barbaresco Ronchi, 2009

www.roccaalbino.com

Share this article