Milano Music Map, da via Massena a via Albertino

15 Novembre 2016 di Stefano Olivari

Amiamo profondamente le cartine geografiche, la musica  e Milano, per questo da piccoli editori ci dispiace non avere avuto noi l’idea di Salvatore Piccolo e Maurizio Zoja, che con la loro Milano Music Map, tirata in 1000 copie, su una carta molto bella, e in vendita in pochi negozi di dischi (immaginiamo anche su www.milanomusicmap.it), hanno dato alle vie della città i nomi di cantanti e musicisti in qualche modo legati a quella zona o a quella zona associabili per i motivi più diversi (in gran parte citazioni all’interno di una canzone o sede di locali dove hanno suonato). Il risultato è molto interessante, perché non esiste una legenda e quindi in piena era web soltanto la cultura pop personale e la conoscenza del territorio possono permettere di capire certe scelte. Con pochi sforzi si può capire il perché di Celentano in via Gluck, Dario Fo in piazza Medaglie d’Oro, Biagio Antonacci verso Rozzano, Vecchioni a San Siro, Elio in viale Monza, i Baustelle a Brera, Gaber al Giambellino, Cochi e Renato in via Monte Rosa, Mogol in Galleria oltre ad Albertino in via Massena, ma già Syria in via Besenzanica o giù di lì e Leone di Lernia al Gratosoglio sono in zona culto (per citare due associazioni che abbiamo colto). E del suggerimento abbiamo avuto bisogno per intuire il perché di Claudio Cecchetto in via Franchetti, primo indirizzo di Radio Deejay…

Il modello di Piccolo e Zoja è stato, come da loro stessi dichiarato, la famosa New York Music Map, ma con una differenza significativa: qui non ci sono soltanto milanesi (Fedez, J-Ax, Club Dogo…) o artisti residenti a Milano (Caterina Caselli, Eros Ramazzotti…), ma anche tanti ‘stranieri’ che a Milano hanno regalato emozioni e talento, da Jovanotti a Tiziano Ferro. Alla fine, osservando il lavoro, ci si accorge che trovare un’associazione fra un nome e una via può risolverti una cena ma non è l’essenza del progetto, che è quella di far tornare alla memoria senzazioni ed emozioni di tutte le volte in cui abbiamo ascoltato questi artisti nella nostra città. Per quantità e notorietà dei cantanti a disposizione, idea senz’altro replicabile su Bologna, Roma e Napoli, oltre che su altri argomenti (magari lo faremo noi con la mappa dei sopravvalutati secondo Indiscreto, anche se non basterebbe l’emisfero boreale). Sperando che ispiri l’intitolazione di più vie a personaggi della musica, invece che a generali. Napoleone stravedeva per Andrea Massena, ma noi non siamo Napoleone e preferiamo Albertino.

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