Calcio

La vera condanna di Materazzi e Zidane

Stefano Olivari 06/05/2011

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di Stefano Olivari
Materazzi-Zidane per sempre, i due protagonisti della finale del Mondiale 2006 saranno mediaticamente uniti per sempre da una vicenda in cui si intersecano vari piani.
Quello calcistico (perché ci si dimentica che di quella partita Materazzi e Zidane furono protagonisti veri, giocando bene e segnando i due gol), quello politico (dalla scontata rivalità Italia-Francia a una specie di scontro di civiltà, con il grottesco inserimento di insulti religiosi: in realtà sull’argomento Materazzi è light mentre Zidane è agnostico) e soprattutto quello umano.
Cinque anni di mezze frasi, di mezze scuse senza che fosse chiaro chi si dovesse scusare e di ricostruzioni di parte riguardo alla frase che scatenò la famosa reazione. Per i posteri ci si è messi d’accordo su un ‘normale’ (per gli standard di un campo da calcio) insulto alla sorella di Zidane, persone che erano in campo invece ci assicurano di avere sentito un ‘Marcello ha detto di salutargli tua moglie’ che non potrà mai essere verificato e che in ogni caso non cambia la sostanza dei fatti visto che si ascolta di molto ma molto peggio. Sostanza che è quella di una provocazione e di una reazione.
Più interessante è la storia delle riappacificazioni vere o presunte, che ci consentono ogni tanto di riciclare un articolo sul tema (personalmente saremo alla millesima cover): l’ultima raccontata da Materazzi al mensile francese So Foot è fantastica. Bisogna risalire al novembre scorso, quando il Real Madrid è a Milano per giocare con il Milan in Champions League. Materazzi va nell’albergo (da molti calciatori delle milanesi e delle squadre in trasferta definito ‘Lo scannatoio’ per il via vai di soubrette, telegiornaliste e groupie varie) degli spagnoli a salutare Mourinho e incrocia Zidane, dirigente Real. Secondo la versione di Materazzi Zidane gli stringe la mano, si scusa e Zidane gli dice che non c’è problema e che per lui tutto è dimenticato. Peccato che poi Zidane abbia ammesso sì a denti stretti l’incontro, ma sostenendo di avere scambiato Materazzi per un…tifoso (!) del Real e di non avere capito bene le sue parole.
Ancora più interessanti sono le maschere: Materazzi, quello che concretamente ha subito il fallo (e buttandosi a terra senza simulare, come aveva e avrebbe invece fatto in altre occasioni), è anche in Italia il cattivo. Zidane, che con parti del corpo diverse dalla testa ha avuto in carriera altre reazioni ed espulsioni simili, è invece in tutto il mondo il buono come provato dalle incredibili squalifiche: incredibili perché è come se Ibrahimovic avesse avuto 3 giornate di squalifica dopo Milan-Bari (quelle che ha avuto) e Rossi due. Materazzi e Zidane rimarranno legati per sempre, la loro condanna alla fine è questa.
stefano@indiscreto.it
(pubblicato ieri sul Guerin Sportivo)

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