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La nostalgia paga sempre

Stefano Olivari 18/01/2012

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Senna alla Williams, la classica operazione per fare notizia in ogni angolo del mondo presso il pubblico generalista. E infatti noi che non siamo ingegneri meccanici ma operai in esubero dell’informazione la apprezziamo, pur senza essere appassionati di automobilismo. Anche perché ci offre il pretesto per una riflessione sull’organizzazione dell’attuale Formula Uno. Dove gli sponsor dell’epoca di Senna (in realtà Lalli) Bruno contano esattamente come all’epoca di Senna (in realtà Da Silva) Ayrton, al di là della retorica sui bei tempi andati. Ad essere cambiati sono i mercati di riferimento, sempre meno eurocentrici, e chiaramente (ma non di tanto) le cifre.
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