logo

Attualità

La luce di Belinelli

Oscar Eleni 18/12/2023

article-post

Oscar Eleni prigioniero nel castello di Lucifero, maniero diroccato in Provenza, assente ingiustificato alla presentazione del bel libro di Ghiretti, un passo sempre avanti agli altri non soltanto nella sua amata pallavolo, non presente al Bianchini day romano dove c’era anche Petrucci. Giornate  del finto buonismo, felici per come sciano i nostri campioni da Paris alla coppia dorata Brignone-Goggia, amiche splendide, nemiche che sanno tirare fuori il meglio dalla rivale. Con la scusa del Natale tutti chiedono qualcosa, una confusione dolorosa per chi cerca di mettere il poco che resta in tasca nelle mani  di gente che fa del bene davvero, anche se poi scopri i ghetti per anziani dove speculano i mostri mascherati da anti qualcosa, gente che, in realtà, ruba, inganna. Non è una scusa per dire sì o dire no a chi chiede aiuto.

Siamo nel caos e distinguere il bene dal male è quasi più difficile che avere dubbi sulla parte da scegliere nella lite Paoli-Elodie, o, magari, giudicare il lavoro di un allenatore, la prestazione di un atleta, capire dove vorrebbero complicare la nostra prigionia adesso che facendo il tifo per Papa Bergoglio vediamo che gli attacchi più feroci ad un uomo capace di capire la gente, aiutarla davvero, togliendosi paramenti che sono sfarzo, vengono dall’interno. Insomma da quelli che brucerebbero ancora volentieri i Giordano Bruno del momento. Armatevi e partite per un Natale dove si muore e si spara, guai dire la parola pace, state lontani voi che cercate di capire  la diversità.

Giustamente ci dicono di fare attenzione anche alle luminarie di Natale perché qualche incendio è già scoppiato, con saggezza ci consigliano di non prendere tutto per oro colato anche negli sport dove sfiniscono i loro campioni pur di vendere il prodotto e a dicembre sono più i ricoverati dei convocati. Provate a camminare per le strade della Milano imbandierata per il primato dell’Inter, felice per la pallavolo, allegra persino quando deve brindare ai successi del Milan e dell’Armani con i pochi reduci arruolabili da Pioli o Messina. Ettorre, poi, si è preso anche l’influenza, forse per aver brindato all’aperto nella magica serata al Palau Blaugrana, la casa del Barcellona baloncesto che al momento è in quarantena tecnica.

Strane luci anche in piazza Grande a Bologna dove quelli della Fortitudo festeggiano con  i tifosi di una squadra calcistica che piace a tutti e soprattutto al suo allenatore che si è preso pure lo scalpo del maestro Mourinho che da Roma non vorrebbe andarsene. In un angolo, lontano dalla torre pericolante commentano  a voce bassa i tifosi della Virtus, splendida e splendente a Vitoria nella casa di Rasputin Ivanovic dove Mannion è tornato a guardare il gioco soltanto dalla panchina come con Scariolo (sarà un caso ?), con il motore ingolfato dall’acido lattico nella partita casalinga perduta contro Venezia che non voleva quasi scartare il regalo.

Una giornata nel basket dove chi aveva in mano le partite ha fatto di tutto per lasciarle alla rivali. Chiedere a quelli di Scafati e al Boniciolli tornato a vincere in serie A dopo un esilio immeritato: contro Napoli ogni volta sembrava  di essere sulla via Francigena dei peccatori. Palle perse e palle fumanti. Tipo quelle dei tifosi dell’Udinese rimontata dal Sassuolo. Come la Cantù che nel Bianchini day è riuscita a farsi portare al supplementare dalla bella LUISS che, però, a 2 minuti dalla fine era a meno 12. Stesse sensazioni provate a Pistoia per l’ultimo sorpasso di Pesaro, forse anche a Varese per il colpo di reni decisivo dell’Armani di Shields e Fioretti, momento speciale  vissuto a Sassari quando Brindisi ha fatto di tutto per rimanere ultima in classifica per la giusta disperazione di Sakota.

Settimana cestistica da doppio turno in eurolega per Virtus Segafredo ed Armani aspettando la tredicesima prenatalizia fra il 23 e il 24 dicembre. Poi ci si domanda il motivo di tanti infortuni. Scusate demoni crudeli, ma prima di tornare alle vostre torture dovrei lasciare le pagelle di giornata.

10 SHIELDS e BELINELLI per una settimana europea che sembrava triste e si è illuminata per le società che rappresentano il  basket nazionale in Baskonia e Catalogna, bella Virtus e Armani da guerra.

9 Al BIANCHINI DAY che ci ha riportato nel regno dimenticato del pala Tiziano  anche se  e curve mezze vuote facevano tristezza. Felici, però di vedere Petrucci e Bianchini dalla stessa parte con il vate ottantenne che una lacrimuccia l’ha regalata alla gente che non ha mai dimenticato. Al figlio prediletto Marzorati che cavalcava con lui nel Cantuki, alla gente di Roma che non dimenticherà mai il banco di Gilardi, Wright e del Valerio gitano felice e fortunato che nella capitale ha trovato anche la sua Marina.

8 Al VISCONTI che finalmente ha trovato una giornata magica per portare Pesaro lontano dagli scogli della retrocessione e Buscaglia nella mensa confortevole di Alceo invece che sul moscone dove di solito vengono ammanettati gli allenatori senza fortuna della Vuelle.

7 A BONICIOLLI che ritrova il successo in serie A con Scafati dove sicuramente gli faranno cambiare molte felpe perché i suoi attaccanti spensierati sembrano avere il mal della rana quando devono passarsi la palla: tutti si incatenano saltando e poi in volo si accorgono di non avere il paracadute.

6 Al VITUCCI uscito dalle acque gelide del Piave con questa Treviso che dopo tre successi si sente pronta a cavalcare verso cieli più adatti alla storia cestistica del Palaverde.

5 A GALBIATI se dovesse deprimersi per il logico calo fisiologico della sua TRENTO dei miracoli che viaggiando per l’Europa si sfianca. Ritrovi il sorriso e si goda anche la medaglia federale come allenatore della Under 20, il futuro prossimo di cui abbiamo tanto bisogno.

4 A TRINCHIERI e DJORDJEVIC che vengono messi sulle panchine di mezza  Europa, Sasha addirittura su quella della Nazionale italiana, se non riusciranno a liberarsi. Certo che meritano panchine importanti, ma non certo per raccogliere i cocci lasciati da altri. Sulla Nazionale poi questi Nostradamus  del cesto vorrebbero farci credere che le telefonate giornaliere Petrucci-Pozzecco sono fatte per concordare un divorzio consensuale?

3 A NAPOLI e PISTOIA che dopo tanti elogi fanno come quel portiere del Frosinone che dopo aver avuto pagine di un settimanale importante ha pensato bene di farsi notare sbagliando tutto contro il Torino. La fama e i complimenti danno alla testa?

2 Agli ARBITRI che riescono a fermare le partite per 5 o 6 volte ciondolando davanti al VAR come è accaduto a Barcellona per  la partita vinta dall’Armani. Durata della partita oltre le due ore

1 A TORTONA se non faranno muro per RAMONDINO, i giocatori  impegnandosi molto di più in difesa, la società sistemando una squadra che perdendo Daum e MACURA è diventata fragile e senza tanti punti nelle mani.

0 Ai RESPONSABILI del settore arbitrale se non fermeranno subito i volontari del sospetto che vorrebbero mettere contro  ARMANI e ZANETTI già prima che le squadre da loro sostenute con tanta magnanimità si scontrino sul campo. Sospetti, intrighi. Ne abbiamo lette tante, certo più dopo il successo Armani che dopo le due vittorie SEGAFREDO.

info@indiscreto.net

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Le zone più pericolose di Milano

    I recenti fatti in zona Corvetto a Milano hanno generato reazioni di destra e di sinistra,. come era prevedibile, ma non ancora quella davvero scomoda per destra e sinistra: gli immigrati, di prima, seconda o terza generazione, non sono tutti uguali. Ci sono culture affini a quella italiana, o in senso lato occidentale, e altre […]

  • preview

    Maurizio Mosca batte Stash

    Maurizio Mosca meglio di Stash. Impossibile per la nostra mente malata non pensare alle famose 400.000 lire di coca comprata in piazza Aspromonte (accusa infamante e infondata lanciata da un telespettatore al telefono) quando abbiamo letto del cantante dei The Kolors derubato in Corso di Porta Romana di uno zainetto contenente quattro orologi preziosi. Cosa […]

  • preview

    Scuole paritarie

    La proposta di Fratelli d’Italia di un contributo di 1500 euro per le famiglia con figli iscritti a scuole paritarie è di quelle divisive al massimo e non soltanto per motivi finanziari: fra l’altro con 1.500 euro si pagano 2, al massimo 3 mesi di iscrizione a una scuola elementare paritaria, nemmeno delle migliori (lasciamo […]

  • preview

    I nemici di Israele

    La caccia all’ebreo, prima ancora che all’israeliano, per le strade di Amsterdam dopo Ajax-Maccabi Tel Aviv di Europa League, e quella che non ci sarà domani a Parigi dopo Francia-Israele di Nations League perché a israeliani e a ebrei anche francesi è stata sconsigliata la presenza allo Stade de France, sono un pretesto calcistico per […]

  • preview

    Morning in America

    Donald Trump è di nuovo presidente degli Stati Uniti, dopo 4 anni in cui molti lo hanno dato politicamente morto o nella migliore delle ipotesi carcerato. Trump ha battuto Kamala Harris a dispetto del 90% dei giornalisti europei che in queste ore sembrano in lutto e stanno rivalutando i giornalisti-tifosi delle trasmissioni calcistiche. Essendo Trump […]

  • preview

    Il fondoschiena ideale

    Come deve essere il fondoschiena ideale? Alto e piccolo o tondo e burroso? Se ne può, anzi poteva, almeno discutere. La domanda è di un Maurizio Mosca d’annata, padre del Di qua o di là che tanto amiamo, in una vecchia trasmissione di Telenova, televisione cattolica. Una domanda però molto laica, inimmaginabile nella televisione di […]

  • preview

    Martiri di Gorla o palestinesi

    Martiri di Gorla o palestinesi? Pur essendo noi sempre e comunque dalla parte di Israele una riflessione sul confronto fra uno degli episodi più tragici della Seconda Guerra Mondiale e i bombardamenti a Gaza e altrove si può fare. Un parallelo spericolato, storico ma anche di attualità visto che qualche giorno fa quando Mattarella ha […]

  • preview

    Barista cinese o ladro italiano

    Barista cinese o ladro italiano? Prima ancora di conoscere bene i fatti per chi scatta il giustificazionismo? Per non dire il tifo… Da giorni eravamo alla ricerca di un sondaggio trasversale rispetto a destra e sinistra, finalmente lo abbiamo trovato. Il punto di partenza quanto avvenuto poche ore fa a Milano, con un uomo che […]

  • preview

    Donne mature o donne giovani

    Donne mature o donne giovani? Il tema lanciato da Stanislav Lobotka in un’intervista televisiva è molto interessante, per noi senz’altro più della sua posizione in campo (“Lobotka più altri dieci” ha detto Adani anche se Lobotka non è nato a Rosario) nel Napoli e nella nazionale slovacca. In sostanza Lobotka ha detto che si sente […]

  • preview

    Rozzano o Fedez

    Rozzano o Fedez? Una certa narrazione delle periferie e dell’hinterland delle grandi città è fondata oppure è un’invenzione di chi vuole atteggiarsi a duro, per motivi commerciali o machisti-criptogay? Di Rozzano, paese a Sud di Milano, si sta parlando tanto in questi giorni anche per l‘assurdo omicidio di Manuel Mastrapasqua, ucciso da un diciannovenne locale […]