La linea (al) verde dell’Inter alla Fraizzoli

20 Luglio 2012 di Libeccio

I giorni del calciomercato passano inesorabili e ancora non si capisce quale Inter sarà. O meglio: si capisce benissimo. Non c’è un giocatore di quelli già presi che possa scaldare il cuore ai tifosi o dare l’idea di un progetto che punti a qualcosa. In più c’è Stramaccioni assunto proprio per fare tabula rasa della vecchia squadra  e accontentarsi senza fiatare anche di nomi impresentabili. Non c’è una trattativa di quelle considerate importanti che Branca abbia portato a termine, se escludiamo quella senza concorrenza per Palacio (30 anni). In mezzo ce ne sono tante clamorosamente fallite. Da Lucas a Paulinho, passando per Destro. Tre nomi che potevano dare un senso al mercato Inter ai fini di una ricostruzione, almeno per la loro età (di livello superiore sembra il solo Lucas, però, valutato nel suo contesto). Per ora si può solo parlare di irrazionale distruzione.

Tra le trattative fallite c’è anche quella relativa a Poli che è clamorosa, perchè riguarda un giocatore che ha giocato un buon campionato l’anno scorso con l’Inter. Non che sia stato un trascinatore, ma qualche segno di vita l’ha dato. Poli non è un fenomeno, s’intende, però è un giocatore di soli 22 anni già con buona esperienza di Serie A italiana (quanti ne conoscete?) che ha dimostrato di potersi giocare la sfida per un posto da titolare. Ha anche ampi margini di crescita e sopratutto costava abbastanza poco il suo riscatto (tra i 6 e gli 8 milioni di euro). Dopo un assurdo tira e molla l’Inter lo ha mollato per inseguire Paulinho che ad un certo punto ha detto ‘no grazie’. Si dice che Poli non fosse nelle grazie di Stramaccioni, ma abbiamo il sospetto (fondato) che Stramaccioni sia stato confermato anche per prendersi colpe non sue.

Altra questione ridicola, la gestione dell’affare Destro. l’Inter lo aveva scelto come colui che nel tempo doveva prendere il posto di Diego Milito. Destro già dell’Inter che l’Inter riprendeva a peso d’oro. Invece di agire rapidamente, il furbo Branca ha cominciato a prendere tempo, ad abbassare le offerte, a offrire contropartite che venivano considerate non adeguate e a irritare sia il Genoa che il Siena. Risultato: si sono inseriti tutti ed ora Destro è lontanissimo dall’Inter e quasi pronto per la Roma. Per l’Inter si staglia all’orizzonte l’incubo Gilardino, proprio in queste ore. Non ci vogliamo credere. Uno che ha fallito clamorosamente anche a Genova e che dalle prestazioni degli ultimi due anni sembra un giocatore del passato (è più giovane di Palacio, comunque).

Per mesi si è parlato di nuova politica dei giovani, ma non c’è un giovane di talento tra quelli comprati. Mudingayi ha 31 anni e rischia di essere coinvolto nella vicenda scommesse. L’Inter sta mettendo in piedi una squadra che non sarà competitiva neanche per scherzo, ma sui giornali si leggono lodi alla linea (al) verde e alla politica finalmente dura di Moratti e Branca consistente nel gettare via grandi campioni senza neanche ringraziarli e soprattutto senza farci un soldo. Una specie di schema Ibra al contrario. E’ così che si è regalato Lucio alla Juve, si è detto sostanzialmente a Sneijder che se qualcuno lo paga bene volentieri se ne fa a meno (e infatti lui ha passato l’estate a bere e fumare), si costringe Julio Cesar ad andarsene praticamente con lista gratuita e forse si riesce a regalare anche Maicon che quando è tirato a lucido è ancora il laterale destro più forte al mondo. Forse neanche ai tempi di Fraizzoli il profilo del calciomercato era così basso. Ma Fraizzoli era ‘solo’ un ricco imprenditore, non certo uno sceicco. E soprattutto, quando sbagliava, veniva criticato. Quando si rese conto di non avere più i soldi per reggere la competizione vendette l’Inter a qualcuno che in quel momento aveva più entusiasmo.

Libeccio, 20 luglio 2012

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