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La fortuna secondo Emma
Paolo Morati 29/10/2019
Fortuna è il titolo del nuovo album di Emma Marrone, uscito in un periodo di battaglia personale per la cantante salentina. Un disco poliedrico, con tanti stili diversi racchiusi in 14 brani per una cinquantina di minuti in musica, che si apre affermando nella title track “Più dite male più mi va bene”.
E allora vediamo subito cosa dire. Anticipato dal singolo Io sono bella firmato da Vasco Rossi e Gaetano Curreri, Fortuna è un disco coraggioso per un’interprete, una delle prime ad emergere con il marchio indelebile di Amici (e i conseguenti pregiudizi), che in dieci anni è riuscita a tracciare una propria personalità.
Probabilmente è questa la qualità migliore di Emma, oltre a una vocalità che si distingue senza essere particolarmente (o peggio falsamente) virtuosa, e che gioca sul filo dell’enfasi senza però superare quei confini che portano alla ‘caciara’. Un personaggio che ci crede e si emoziona, il che è già un bene (la ricordiamo duettare appassionata agli inizi con una straordinaria Anna Oxa sulle note di Quando nasce un amore), e che con questo Fortuna è riuscito a sorprendere positivamente anche noi, così legati al mondo in vinile che fu.
Per ora emergono su tutti, oltre al brano che dà il titolo all’album, la ballad Luci blu, la più movimentata Manifesto e l’electro pop di annata Succede che, a dimostrazione che Emma possa piacere anche senza alzare i decibel della sua voce. In definitiva, Fortuna di Emma è un disco su più ritmi, con tante collaborazioni, il che significa anche una selezione di stili diversi, uniti però da una produzione che suona moderna e ricercata. Un merito in un periodo in cui tutto sembra invece voler passare da sample e auto tune.